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Oggi, 12 febbraio 2015, ore 10:00

Borgo d'Ale (VC): incontro con i produttori sulla batteriosi del kiwi

Preoccupazione nelle zone della frutticoltura, tra Borgo d'Ale e Moncrivello (provincia di Vercelli), per il killer dei kiwi: stiamo parlando della batteriosi causata dallo Pseudomonas syringae pv. Actinidia, che fa tremare i produttori della zona.

Per arginare la possibilità di diffusione della malattia la cooperativa BorgoFrutta ha organizzato un incontro per i produttori del luogo sulla batteriosi a cui parteciperanno Giacomo Michelatti e Chiara Morone, rappresentanti del servizio Fitosanitario della Regione. "La nostra preoccupazione è che durante la ripresa vegetativa (vale a dire da qui a un mese e mezzo – ndr) si registri il ritorno del batterio – spiega Gianni Fiuscello, presidente della cooperativa - e visto il 2014 della frutticoltura non possiamo proprio permetterci che ciò accada".

Preoccupazione comprensibile dal momento che sono ancora vivi i ricordi del 2010, anno in cui iniziarono a manifestarsi i primi segnali della presenza del batterio e in cui si registrarono numerosi casi di batteriosi che, combinati al freddo intenso, portarono nel 2012 a un dimezzamento della produzione di kiwi.

"Essendo una tra le colture più estese in Piemonte, con oltre 5.050 ettari di superficie investita, si temono danni ingenti - spiega Fiuscello –, quindi meglio prevenire che curare. Così giovedì, alle 10.00, nei locali della biblioteca di Borgo d'Ale si terrà questo incontro per ricordare ai nostri agricoltori la profilassi da adottare". In effetti la Regione ha diramato un vademecum per gli addetti ai lavori che prevede una serie di accorgimenti utili ad allontanare l'incubo batteriosi.

Queste le buone pratiche: esportare le parti colpite dal batterio e bruciarle per non trasmettere la malattia ad appezzamenti vicini. E ancora: dichiarare la creazione di nuove piantagioni di kiwi per creare un database aggiornato e rendere il tutto maggiormente gestibile a livello centrale. Se da una parte l'attenuazione delle misure obbligatorie rispetto al periodo d'emergenza 2011-2014 fa ben sperare, dall'altra rimane alto il livello di guardia. Sono previste anche sanzioni per chi non rispetta le norme con multe fino a 1500 euro.
Data di pubblicazione: