Il tumore batterico delle drupacee
L'Agrobacterium è un classico patogeno da ferita, molto diffuso nei terreni, che viene attratto e si serve di alcune sostanze prodotte dalla reazione della pianta a ferite anche piccole. Venuto in contatto con le cellule vegetali, il batterio riesce a introdurvi parte del suo DNA che induce la proliferazione di cellule indifferenziate, avviando il tumore.
Sintomi
I sintomi di questa malattia si localizzano sulle radici e al colletto con la formazione di ammassi tumorali, dapprima di colore chiaro e con la consistenza di un tubero di patata, che successivamente confluiscono e si aggregano tendendo a divenire più scuri e di consistenza legnosa per effetto della morte dei tessuti vegetali. La formazione di questi tumori determina una grave riduzione della capacità assorbente delle radici ed il deperimento della pianta, anche a causa della continua sottrazione di materiale plastico.
Difesa
Una volta contaminata, la pianta non può essere risanata! La difesa, quindi, è solo preventiva e consiste nell'evitare il contatto tra le radici della pianta ed il patogeno.
Il metodo di lotta che ha ottenuto i migliori risultati è quello biologico mediante impiego preventivo di batteri antagonisti, capace di colonizzare la superficie delle radici e di uccidere l'Agrobacterium patogeno prima che infetti i tessuti.
Esistono, infatti, specie di agrobatteri saprofiti e non tumorigeni innocui per la pianta, ma capaci di colonizzare le radici e con elevata attività antagonista nei confronti dei tumori. Tra questi, il ceppo K84 di Agrobacterium radiobacter è particolarmente efficace nell'attività antagonista e può essere somministrato al momento del trapianto,mediante immersione delle radici in una sospensione acquosa.
Il ceppo K84, però, è in grado di colonizzare la rizosfera e di esplicare efficacemente la sua azione antagonista particolarmente sulle radici dei portinnesti che derivano dal pesco (es. Franco, serie GF, Montclair, Missour, Sirio, ecc.), indipendentemente dalla specie innestata.
Come proteggere le piante dal tumore batterico
Il Servizio Difesa Integrata dell'ALSIA, in collaborazione con l'Università di Napoli, fornisce gratuitamente alle aziende lucane il ceppo antagonista K84 per "vaccinare" le piante da mettere a dimora dal batterio responsabile del tumore batterico.
Per proteggere i prossimi impianti con astoni, si consiglia quindi di effettuare la prenotazione del K84 con congruo anticipo.
Per informazioni:
Dott. Michele Troiano
ASD Pantanello di Metaponto (MT)
Cell.: 338 4244176
Tel.: 0835 244420
Email: michele.troiano@alsia.it