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In Sala Verde il 25 settembre alle ore 14:30

Coltivare la biodiversita' e' seminare futuro: se ne parlera' a Macfrut

Biodiversità è futuro e coltivarla significa anticipare tempi e scenari. Vuol dire lavorare per il domani. Le esperienze avviate, che si colgono in particolare nel settore orticolo e frutticolo del Veneto, sono tracce importanti che stanno promettendo bene.

Ne sono convinti Cesare Bellò, consigliere delegato di OPO Veneto, e Pietro Berton, che opera nel mondo della comunicazione, attento a quanto accade nell'ortofrutta, i quali hanno fatto della biodiversità un loro cavallo di battaglia. Ecco perché sono in testa nel sostenere il talk show in programma il 25 settembre al MacFrut di Cesena (in Sala Verde, dalle ore 14:30 - clicca qui per scaricare l'invito). Ne hanno seguito e sostenuto l'idea e si sentono coinvolti nella fase di preparazione.


Da sinistra: Cesare Bellò e Pietro Berton.

Cesare Bellò: "La biodiversità è una prospettiva di straordinaria attualità. Rappresenta per la nostra agricoltura e in particolare per l'ortofrutta un passaggio obbligato. Cibi sani da un ambiente sano: è la richiesta del consumatore più consapevole e motivato, ma è soprattutto una strategia innovativa e un'opportunità vincente per i coltivatori. Significa inserirsi nelle dinamiche più fertili dell'agricoltura del nostro tempo e di quella prossima ventura".

"L'idea del talk show al MacFrut di Cesena - commenta Pietro Berton - riflette la volontà di sostenere e promuovere la cultura della biodiversità, che rappresenta la ricchezza della nostra terra nel senso più esteso del termine, quindi della varietà, della differenza, della originalità, della tradizione. E' un'occasione per mostrare cosa si sta facendo, come si opera, lo scenario possibile".

E' un talk show aperto. Cesare Bellò: "Sono invitati tutti gli imprenditori che hanno già visto o intuiscono nella biodiversità una opportunità strategica per il settore, ma anche gli altri operatori ortofrutticoli e naturalmente le istituzioni. E' indicativo che tra i relatori sia inserita Veronica Bertoldo della Regione Veneto, che spiegherà perché "essere biodiversi è una opportunità per il territorio", e ci sia anche Paolo Manzan, presidente del Consorzio di tutela del radicchio IGP di Treviso e di Castelfranco, titolare di un'azienda certificata "biodiversity friend".

Aggiunge Pietro Berton: "Sarà un confronto di esperienze a tutto campo, un'immagine di cosa è oggi la biodiversità e di come potrebbe svilupparsi. Una analisi del presente, ma soprattutto uno sguardo al futuro prossimo. Dunque, sarà un momento rilevante che potrà rispecchiare in maniera efficace lo stato della biodiversità oggi e in prospettiva".

"Saranno poste in primo piano, rileva Cesare Bellò, questioni molto concrete: come coltivare la biodiversità, come coinvolgere i soggetti più attivi e quali strumenti mettere in campo, come creare valore aggiunto al prodotto. Problemi quindi di contenuti e di metodo: in sostanza, si cercherà di capire "il che fare" alla luce delle esperienze in atto".

Pietro Berton: "Si tratta di comunicare idee, sensibilità, esperienze, opportunità, fatti. Così una delle questioni più importanti da affrontare è come promuovere la biodiversità, come alimentarla, sostenerla, renderla patrimonio ampiamente condivisibile. E' un valore tutto da scoprire e da far scoprire con adeguati strumenti, in particolare attraverso i vecchi e i nuovi media".

La biodiversità, soprattutto in Italia, dati la storia, la cultura, la natura, la tradizione, la ricchezza e varietà degli ecosistemi, si presenta come una potenziale risorsa strategica in questo momento critico per l'economia.

"Le condizioni, a questo proposito, ci sono: - dice Cesare Bellò - proprio nei momenti di crisi si sviluppano idee rigeneratrici e creatrici di importanti novità che provocano positivi cambiamenti e fanno crescere. La biodiversità è risorsa strategica perché risponde a precisi indirizzi che si impongono come necessità e si prefigurano quali percorsi obbligati per tutelare la vita sulla terra, per la "riconversione" nella direzione della qualità, per favorire le attività a favore della resilienza degli ecosistemi, per privilegiare produzioni e consumi sostenibili, per creare un responsabile rapporto tra ambiente, economia, etica. E' su questa strada, la strada della biodiversità, che si individua una potenziale crescita e quindi la possibile via di uscita dalla drammatica crisi in atto".

"Del resto - nota Pietro Berton - le politiche europee, nazionali, regionali e locali (e il Veneto in questo fa da apripista) sono sempre più attente alle questioni ambientali, alle potenzialità della biodiversità in termini di risorsa anche economica. Sono previsti importanti sussidi per l'agricoltura sostenibile, rispettosa dell'ambiente e degli esseri viventi presenti nel territorio. Ci sono quindi tante opportunità da cogliere, valorizzare, far fruttare. Sulle quali investire per creare ricchezza, lavoro, occupazione".
Data di pubblicazione:

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