
Dall'esigenza di fare un salto di qualità, nacque nel 1962 una prima società cooperativa agricola denominata OSAS – acronimo di Ortofrutticola Spezzano Albanese Scalo. Con il crescere dei soci produttori, nel 1970 la cooperativa era in grado di raccogliere circa 3.000 tonnellate di pesche, in un arco di commercializzazione che andava dalla metà di maggio alla prima decade di agosto. Mano mano che la base sociale si allargava e i quantitativi aumentavano, nel 1981/82 venne realizzato un impianto di circa 6.000 mq nel territorio di Castrovillari (CS).
Nel 1989, la OSAS entrò a far parte dell'allora appena costituito Consorzio Sibarit OP insieme ad altre cooperative del territorio. Circa dieci anni fa, poi, venne creata la Campoverde SPA Agricola, il cui presidente è Giuseppe Nola; si tratta di una struttura con una sua personalità giuridica che si occupa della commercializzazione del prodotto degli associati.

"Dal 1983 ad oggi si è avuta la massima espansione della cooperativa - racconta a FreshPlaza il direttore commerciale Cirino Scatà - Nel 1986 sono stati introdotti anche gli agrumi, ampliando quindi l'attività relativa alle pesche, che era di soli tre mesi di lavoro."
Oggi tutta la produzione dei soci viene consegnata presso il centro di condizionamento cooperativo, esteso su una superficie coperta di 20.000 mq, interamente rivestito da pannelli fotovoltaici, con una capacità frigorifera di 5.000 tonnellate e una potenzialità di lavorazione oraria di circa 40 ton. Il centro, certificato secondo lo standard BRC, dispone di 4 linee di lavorazione moderne, con calibratura elettronica e macchine automatiche per la pesatura e il confezionamento della frutta.

Produzione e commercializzazione
Attualmente la superficie destinata a drupacee è di circa 1.700 ettari, mentre quella ad agrumi conta circa 900 ettari, per una produzione complessiva attuale di 45.000 tonnellate. Oltre a pesche ed agrumi, si gestiscono più marginalmente anche albicocche, uva apirene, uva nera e kiwi (ancora in sperimentazione in quanto il pH dei terreni della zona non si presta molto a questa coltivazione).
Lo stabilimento è equidistante rispetto alle zone di produzione: Corigliano Calabro, Rossano, Cassano Allo Ionio per gli agrumi; Castrovillari, Lugro, Firmo, Cassano Allo Ionio, Spezzano Albanese per le drupacee.

"Per il comparto delle drupacee annoveriamo circa 110-115 soci produttori, con un corpo costituito da aziende medie di 20-30 ettari, soprattutto coltivatori diretti. Nel settore degli agrumi contiamo oltre 300 soci e la produzione è costituita principalmente da clementine, arance a polpa bionda Navel e Navelina - spiega Scatà - Oltre al mercato nazionale, dove siamo ben posizionati sia con drupacee sia con agrumi, le nostre destinazioni estere sono i mercati europei, in particolare Germania che rappresenta la grande locomotiva della domanda, Svizzera, Austria, Paesi scandinavi, Europa dell'Est, soprattutto Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Russia e Ucraina."

Al momento sono disponibili pesche Royal Time, Royal Summer e Summer Rich e nettarine Big Top, per un prodotto pronto per la spedizione di 300 tonnellate/giorno in media. Quindi è fisiologica una scorta di 1.000 tonnellate di prodotto.
Evoluzione del mercato
Secondo Scatà, il mercato attuale è diverso da quello del passato, quando si registrava una vera e propria contrattazione e si arrivava ad un accordo soddisfacente. "Con la globalizzazione si sono appiattite tutte le forme di commercio. Oggi il prezzo non lo facciamo noi, lo fa la Grande distribuzione organizzata (GDO). E' per questo che la GDO deve dimostrare di avere consapevolezza del grande ruolo che oggi riveste, e cioè quello di mantenere in vita l'agricoltura. Nell'ultimo decennio, la GDO ha annullato letteralmente quella che era ed è la funzione dei mercati generali, di calmierare i prezzi."

Due sono in tal senso gli elementi qualificanti dell'organizzazione in forma di Cooperativa:
- una concentrazione di produzione, la cui massa critica si è rivelata molto importante per essere interlocutori della Grande distribuzione. "Oggi normalmente c'è una grande concentrazione della produzione e una non proprio altrettanto grande concentrazione dell'offerta - sostiene Scatà - anzi diciamo che l'offerta risulta dimezzata rispetto a quella che è la capacità della domanda."
- I servizi che possono essere garantiti per soddisfare le esigenze della Grande distribuzione.
Ricerca e sviluppo, tracciabilità ma anche rintracciabilità
"Siamo molto orgogliosi di essere tra le prime imprese ad aver realizzato sistemi di tracciabilità estremamente evoluti - dichiara Antonio Schiavelli, amministratore delegato della OP Sibarit (leggi qui una sua intervista) - Disponiamo di un organismo tecnico che è tra i più avanzati esistenti in Italia, frutto anche del fatto che siamo aggregati: nessuna delle nostre imprese, singolarmente, avrebbe avuto la possibilità di intercettare ricerca, sviluppo e innovazione. Bisogna quindi insistere sulla valorizzazione degli aspetti associazionistici, soprattutto nel sud dove il dato è clamoroso per il settore ortofrutticolo: in Calabria si attesta ad un misero 22-23%!"

"Come gruppo annoveriamo un assortimento varietale che tiene conto delle cultivar più moderne, ma soprattutto del rispetto per quello che è il calendario varietale. Si parte dalle precocissime e, man mano, subentrano le precoci, medio-precoci, medio tardive e tardive - dichiara il dott. Francesco Guarino, responsabile dell'ufficio tecnico della OP Sibarit - Questa caratteristica genetico-varietale dà la possibilità di creare impianti in modo che un arco commerciale di 3-4 mesi possa essere gradualmente coperto, con un prodotto che ha la sua consistenza, le sue caratteristiche organolettiche e che ci consente di essere presenti sul mercato con qualità costante."
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"Fin dal 1970, il Gruppo si è attrezzato con uffici tecnico-agrari; attualmente prestano la loro opera 20 tecnici, che gestiscono i campi in tutte le loro necessità: interventi fitosanitari, concimazione, potatura, diradamento, irrigazione e raccolta. Nulla è lasciato al caso, tutto è concertato. Il gruppo di tecnici ha, infatti, una riunione settimanale che è fondamentale per programmare l'inizio della raccolta e gli stacchi in base a quelli che sono i piani di commercializzazione. Il controllo dei residui di prodotti fitosanitari viene effettuato su ogni blocco di produzione su campioni prelevati in campo prima di iniziare la raccolta."

"E' stato effettuato il censimento completo degli impianti e la successiva informatizzazione. Oltre il 50% della superficie coltivata è certificata GlobalGAP e annovera lo standard per le ispezioni delle buone pratiche sociali GRASP - spiega ancora Guarino - Ogni tecnico ha a disposizione un palmare e una mini-stampante dotata di tecnologia Bluetooth, con la quale effettuare le prescrizioni di campo; ogni passaggio è informatizzato ed è consultabile in qualsiasi momento dall'Ufficio tecnico. In tal senso, l'Università della Calabria sta sviluppando un programma basato sul sistema operativo Android, in modo che il lavoro dei tecnici in campo possa avvenire semplicemente utilizzando un qualsiasi smartphone abilitato."

Nel 1995 la struttura si è dotata di un laboratorio di analisi dei residui di fitofarmaci che, oltre ad aver avuto il riconoscimento da parte del Ministero delle Politiche Agricole, nell'anno 2004 ha ottenuto l'accreditamento SINAL ora ACCREDIA con numero 0590. "I campioni vengono inviati dai tecnici al laboratorio, che a sua volta provvede all'analisi e invia i risultati ai responsabili dell'Ufficio tecnico, i quali controllano e validano il campione."

Dal 2002, la OSAS si è dotata di un sistema di tracciabilità dei prodotti che, con l'ausilio di codici a barre, consente di individuare le partite relativa a ciascun lotto di produzione, assicurandone la completa rintracciabilità per qualsiasi evenienza. "Ai fini della tracciabilità, ogni linea di lavorazione ha un responsabile che è tenuto ad annotare tutti i blocchi in lavorazione. La documentazione viene poi registrata e archiviata per 5 anni."
La debacle commerciale delle drupacee
Venendo alla crisi del comparto pesche e nettarine, che sta connotando la campagna 2014, Scatà osserva: "Dal punto di vista commerciale, soluzioni non ne abbiamo; in questa situazione di ristrettezza di consumo e quotazioni di mercato, possiamo fare ben poco. Neppure possiamo conservare il prodotto, in quanto siamo a metà stagione e arriveranno altre pesche e nettarine da altre zone di produzione. Resta il problema che al di sotto di certe quotazioni non si può andare, perché i conti non quadrerebbero e significherebbe guadagno zero per i produttori. Al momento, quello che stiamo facendo noi è consultare la nostra base produttiva e illustrare la situazione: ad un certo punto infatti abbiamo il dovere di coinvolgerli nelle scelte fondamentali, che potrebbero essere prese in funzione di un mercato in caduta libera."

"Se alle quotazioni di oggi – quasi ai minimi storici – aggiungiamo che il Nord Italia è più avvantaggiato rispetto al Sud in termini di spese di trasporto, tutto si gioca intorno alla ripresa dei consumi e al clima, nella speranza che si registri un'estate calda fino alla fine. Una constatazione reale è che, in Europa in generale e in Italia in particolare, il potere di acquisto dei consumatori ha subito una flessione consistente e si fa a meno di acquistare la frutta a favore di altre esigenze familiari."
Per questa stagione, lo scenario non depone bene. "Certo è che bisogna essere sempre ottimisti, perché le situazioni vanno affrontate. Noi ci auguriamo che, da parte delle Istituzioni, possano essere adottate delle misure, che in qualche modo possano bilanciare il gap tra domanda e offerta, a favore di un riequilibrio delle quotazioni di vendita; diversamente non credo che la stagione possa risolversi positivamente - conclude Scatà - Per parte nostra, cerchiamo di diversificare il rischio: indirizziamo quindi i nostri produttori su altre referenze, quali susine e albicocche. In questo senso siamo dinamici, però il confronto è sempre duro, perché questa stessa strada viene poi seguita da tutti."
Per maggiori informazioni:
Cirino Scatà - Direttore commerciale
Email: [email protected]
Campoverde SPA Agricola
C.da Ciparsia,
87012 – Castrovillari (CS)
Tel.: +39 0981 415100
Fax: +39 0981 415109
Email: [email protected]
Web: www.campoverdeagricola.it

