
"L'annata è partita benissimo con le varietà precoci - racconta Pasciuta - andamento poi confermato dalle varietà Brasiliano e Washington Navel. Abbiamo registrato una piccola flessione solo a gennaio-febbraio, a causa della marcescenza dei frutti indotta dal lungo periodo di piogge e umidità elevate, seguito da 10 giorni di Scirocco. Anche i tripidi, che attaccano solo le varietà bionde, rappresentano un problema."
"La produzione si è distinta per le ottime caratteristiche qualitative e per la pezzatura medio-grossa - con prezzi in linea con gli anni passati, attorno ai 35 centesimi sulla pianta o qualcosa in più per le varietà precoci."
Il presidente del Consorzio evidenzia un miglioramento degli scambi commerciali in Italia, con nuovi accordi stipulati con le insegne della Gdo, e l'avvio di piccole forniture bio per Edeka, in Germania, mercato che insieme al centro Europa è già consolidato per le arance tradizionali.
Quest'anno il Consorzio ha completato la gamma delle confezioni: dalla più piccola, inferiore ai 3 kg, fino alla più grande, la cassa da 24 kg in cui trovano spazio da 11 a 15 reti, il packaging più diffuso per la Dop.
"Per quanto riguarda la concorrenza straniera, il Marocco inizia a rappresentare un problema, se parliamo di prodotto generico. Da marzo in poi, quando noi iniziamo a rallentare, arriva sui mercati all'ingrosso con arance Washington con foglia a prezzi molto bassi. E così a Palermo possiamo trovare prodotto marocchino, o anche greco, molto competitivo. Lo stesso accade a inizio stagione con le arance spagnole che, se le nostre sono quotate 1 euro, possono scendere fino a 70 centesimi. In questi casi, l'unica difesa è una migliore organizzazione e una politica di marca. Per questo noi puntiamo su controlli e tracciabilità di prodotto che attestino l'origine dell'arancia a marchio Riberella. E infatti sul prodotto a marchio avvertiamo minore competizione."
Il Consorzio - che raggruppa i territori e la produzione di ben quattordici comuni dell'area riberese: 6.000 ettari per 120.000 tonnellate annue - non è una struttura commerciale organizzata. "Proprio per questo stiamo pensando di far diventare il marchio Riberella una OP-organizzazione di produttori rappresentativa, capace di aumentare la redditività degli agrumicoltori, lasciando al Consorzio il compito di comunicare e promuovere l'arancia di Ribera."

In questo senso, il Consorzio - grazie ai finanziamenti del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali in collaborazione con l'Assessorato Risorse agricole e alimentari della Regione Siciliana - anche in questa campagna ha promosso diverse iniziative nelle scuole e nei ristoranti, nelle piazze e nelle manifestazioni fieristiche.
Prossimo appuntamento, il Gran Fondo di ciclismo "Ribera città delle Arance", il prossimo 27 aprile, mentre a giugno sarà presentata "La via della zagara e dell'arancia di Ribera" che suggella il legame di questo frutto con il suo territorio.
Contatti
Consorzio di tutela Arancia di Ribera DOP Riberella

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Tel.: (+39) 0925 561522
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