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"Qui in Univeg, il meglio deve ancora venire": intervista a Hein Deprez"

Il fondatore e attuale proprietario del gruppo belga Univeg, Hein Deprez, ci parla della sua visione e del futuro della sua compagnia, insieme a Francis Kint, l'amministratore delegato del Gruppo Univeg.

Circa le aree del mondo che si configureranno come quelle principali per la produzione agricola, Hein Deprez osserva: "Prediligo le produzioni in zone caratterizzate da climi secchi, che dispongano di sufficienti risorse idriche. Qui è dove si producono i prodotti maggiormente sostenibili. Grazie al clima secco, infatti, si ha una minore incidenza di fitopatie. Per questo sono un convinto sostenitore di aree come il Perù, dove frutta e verdura sono coltivate in un clima tra i più desertici del mondo, ma con masse di acqua a disposizione. Un'altra di queste aree è l'Argentina, dove si possono coltivare splendide mele e pere anche in un clima secco, ma con sufficienti ore di freddo. Naturalmente, restiamo vincolati alla natura, come nel caso delle gelate, che quest'anno sono state un vero disastro. Possiamo fare molto con la nostra tecnologia, ma non sempre tutto è possibile di fronte ai cambiamenti climatici".

I paesi del blocco BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), come rileva Deprez, stanno chiaramente emergendo. "L'India, ad esempio, è già il più grande produttore al mondo per molti prodotti, i quali però non vengono esportati, essendo in gran parte destinati al mercato interno. C'è anche una massiccia produzione in Brasile, ma la maggior parte rimane all'interno dei loro confini. E spesso per questi paesi l'esportazione non è molto attraente."



Francis Kint sottolinea a sua volta: "Riteniamo che ci sia spazio per crescere in questi paesi. Abbiamo appena aperto uffici di vendita in Brasile, Asia e a Dubai. Vogliamo costruire una rete di contatti in modo da essere presenti e attivi in questi mercati. Stiamo parlando comunque di una strategia secondaria: il nostro focus rimane principalmente sull'Europa occidentale".

Per quanto riguarda l'area asiatica, Kint osserva: "Dividiamo l'Asia in tre aree: Cina, India e Sud-Est asiatico. La Cina è naturalmente un mercato estremamente interessante, ma non è facile entrarci, a causa di un forte mercato locale; nel tempo, però, vediamo la Cina sempre più come un mercato nel quale potremo vendere. Anche l'India offre buone opportunità, se si guarda a ciò che questo paese importa: l'equivalente di un frutto per ogni abitante all'anno. Se siamo in grado di portare questo livello a due frutti l'anno in media, avremo raddoppiato il mercato! Ai consumatori indiani piacciono determinati prodotti, ma potremmo fargliene scoprire altri. Con i contatti giusti si possono gettare le basi per il futuro. C'è molto da fare. Del resto, metà della popolazione mondiale vive in Asia".

Sul tema cruciale dell'aumento della popolazione e di una possibile scarsità alimentare nel prossimo futuro, Hein Deprez riflette: "Certamente la frutta e la verdura costituiscono una soluzione percorribile per dare alle persone il cibo di cui hanno bisogno. Sono il modo più semplice per risolvere il problema alimentare. Il consumatore non sempre la pensa così, perché appena dispone di maggiori risorse economiche si mette ad acquistare carne. Invece frutta e verdura costituiscono la risposta giusta per fronteggiare la scarsità del futuro, ne sono certo. Possiamo coltivarne grandi quantità su superfici limitate ed è una produzione facile da controllare. ne sappiamo abbastanza, e l'innovazione nel nostro settore può potenziare tutto questo".



Come sarà Univeg tra 20 anni?
Hein Deprez: "Univeg è un'azienda familiare, costruita da noi, cioè da me, mia sorella e i miei figli, sostenuti da altre tre famiglie, di cui 2 sudafricane e una belga. Una società famigliare è un'azienda a lungo termine perché ragiona in termini di generazioni. Noi siamo alla nostra seconda generazione, in fase di formazione e che manifesta un forte coinvolgimento. Stiamo facendo i primi passi con i nostri figli. I due più grandi sono laureati e gli altri due stanno ancora studiando: per loro è ancora tutto così incredibilmente interessante."

"Anche per quanto mi riguarda, posso dire che il mio periodo migliore in Univeg deve ancora venire. Dal 2000 al 2010, l'attenzione di Univeg è stata focalizzata sulla crescita dimensionale; nei prossimi anni dovremo tirare le fila di cosa sappiamo e capire come dobbiamo procedere in altre aree. Continueremo a svilupparci passo dopo passo, guardando anche alla nostra crescita interna".

Autori: Izak Heijboer e Gertrude Snoei

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: