
"Aida ha un frutto di grossa pezzatura, di bell'aspetto per il sovraccolore rosso sul 30-40% della superficie e di polpa bianca, croccante, succosa, buona al gusto per un equilibrato rapporto dolce-acido che si mantiene per oltre tre mesi di conservazione", illustra Faedi.
L'albero è poco affine ai cotogni, mentre ha un buono sviluppo vegetativo se innestato su franco. E' altresì interessante, al pari di Bohème, per la sua resistenza al fuoco batterico (Erwinia amylovora), dimostrata sia in Francia, in pieno campo, che in Italia mediante inoculazioni artificiali, al pari di Harrow Sweet, la varietà di riferimento per la resistenza a questa batteriosi.La gestione per lo sfruttamento commerciale di Aida a livello comunitario è stata affidata al Crpv-Centro ricerche produzioni vegetali di Cesena (FC) che finora ha stipulato contratti di Licenza di moltiplicazione di piante in Italia con le seguenti aziende vivaistiche: Azienda Agricola Bertolami di Lamezia Terme (CZ), Geoplant Vivai di Savarna (RA), Tagliani Vivai di Ostellato (FE), Vivai Coop. Ansaloni di San Lazzaro di Savena (BO), Vivai Fortunato di Sammichele di Bari (BA), Vivai Giannoccaro di Sammichele di Bari (BA), Vivai Mazzoni di Tresigallo (FE), Vivai Milone di Lamezia Terme (CZ) e Vivai Spinelli di Sammichele di Bari (BA).
Crpv ha inoltre autorizzato in esclusiva il CIV-Consorzio italiano vivaisti di Ferrara a promuovere e diffondere la varietà al di fuori dell'Italia. Tale esclusiva riguarda la facoltà di avviare contratti di sub-concessione con ditte vivaistiche aventi sede legale in ambito comunitario (non in Italia) ed extra-comunitario. Dal 2009 la varietà è inserita nel sistema di certificazione nazionale delle piante.
Per ulteriori informazioni:
Walther Faedi
Direttore del CRA-FRF
Email: [email protected]
