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In arrivo dall’India patate a basso contenuto di zuccheri e con una piu' lunga shelf life

L'Istituto Centrale di Ricerca sulle Patate (CPRI, Central Potato Research Institute) di Shimla, in India, il più importante centro di ricerca sulle patate della nazione, ha sviluppato una nuova tecnologia che previene la conversione dell'amido in glucosio in presenza di basse temperature, come quelle tipiche delle celle frigorifere. Infatti, nelle patate, il livello di glucosio aumenta notevolmente con l'esposizione al freddo, riducendo la conservazione del prodotto e rendendolo non adatto ai diabetici.

Ad avviso del CPRI, attraverso l'utilizzo della sua tecnologia i livelli di zucchero o glucosio presenti nelle patate non aumentano, neppure se i tuberi vengono esposti alle basse temperature. Il direttore del CPRI, Bir Pal Singh, ha dichiarato al quotidiano indiano "Deccan Herald" che l'Istituto si è attivato anche per ottenere il brevetto. L'innovazione, ha riferito Singh, è stata sviluppata esclusivamente per il mercato commerciale. Senza di essa, non sarebbe possibile ottenere patate con una più lunga conservazione e a basso contenuto di zuccheri, proprio in considerazione dell'aumento del livello di glucosio in presenza di basse temperature.

Questa tecnologia riaccende la speranza circa la disponibilità sui mercati di patate prive di un'alta concentrazione di zuccheri; un'opportunità che potrebbe restituire il sorriso agli amanti delle patate che soffrono di diabete. Una volta che la tecnologia sarà perfezionata a livello commerciale, i diabetici potranno trovare le patate senza zucchero anche presso il fruttivendolo di fiducia.

Singh ha riferito: "Nel nostro paese, questa è la prima tecnologia del genere ad essere sviluppata e si rivelerà come una manna dal cielo per l'industria della trasformazione. L'amido contenuto nelle patate si trasforma in zucchero e questo processo è accelerato da un enzima chiamato invertasi. Quello che abbiamo fatto è silenziare tale processo; in effetti lo abbiamo proprio interrotto, in modo che il livello degli zuccheri presenti nelle patate non aumenti."

La tecnologia messa a punto dal CPRI, ha concluso Singh, "è il risultato di un lavoro di squadra e di cinque anni di ricerche". "Le patate biotech hanno ridotto l'espressione del gene vacuolare e dell'invertasi, derivanti dal freddo, inducendo una resistenza all'addolcimento causato dalle basse temperature e permettendo, in tal modo, la creazione di patate davvero allettanti per l'industria della trasformazione".

Fonte: deccanherald.com

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: