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Apofruit commenta la frutta estiva e intanto liquida piu' velocemente quella primaverile

"Due i fattori che hanno portato a una campagna finora positiva per la frutta estiva. Da una parte, in Europa - ad eccezione della Spagna per pesche e nettarine - c'è un calo complessivo della produzione e, dall'altra parte, l'anticipo delle produzioni al sud e il ritardo di quelle del nord ha evitato una sovrapposizione dell'offerta. Noi, poi, ci mettiamo del nostro, aumentando la segmentazione dell'offerta per dare maggiore valore al prodotto e, quindi, reddito ai nostri soci." Così dichiara a FreshPlaza Ilenio Bastoni, direttore commerciale di Apofruit Italia, commentando l'andamento di mercato delle drupacee.

Nel 2012 il Gruppo cesenate ha commercializzato 55.000 tonnellate di pesche e nettarine provenienti da Basilicata, Puglia, Romagna e Sicilia. "La stagione della commercializzazione è iniziata con buone richieste di prodotto e quotazioni interessanti. Dalla scorsa settimana, con la raccolta di varietà importanti quali Big Top e Royal Glory, abbiamo registrato un ridimensionamento dei prezzi in modo particolare sul calibro A, di cui è aumentata la disponibilità sia per pesche che nettarine. Va comunque evidenziato un prodotto di ottima qualità dal punto di vista organolettico."



Questo aspetto si lega ad un'altra caratteristica distintiva di Apofruit, che ha puntato sulla differenziazione con nuove varietà di nettarine dolci a polpa bianca e gialla. Scelta che il mercato sta premiando.



"Molto positiva la campagna delle albicocche - 7.700 ton nel 2012 - Da fine di questa settimana alcune zone di produzione hanno terminato la raccolta e stiamo riscontrando un aumento delle richieste a cui risponde un innalzamento delle quotazioni. Siamo in piena raccolta, al 70% circa, della Portici mentre siamo ad inizio raccolta per la varietà Faralia dalla Puglia. L'andamento commerciale delle albicocche, in generale, è in linea con la scarsità delle produzioni di quest'anno riscontrata in tutta Europa, Spagna e Francia comprese" prosegue Ilenio Bastoni.



"Molto interessante l'esperienza che stiamo conducendo sulle nuove varietà ad elevate caratteristiche organolettiche, commercializzate a marchio Solarelli, cosa che permette al consumatore di riconoscere un elevato standard di qualità legato non tanto alla varietà ma alla marca. Attività in forte sviluppo su cui stiamo ottenendo riscontri positivi."

"Favorevole anche la campagna delle ciliegie che, in un'annata non di scarsa produzione, ha interessato volumi superiori al 2012" aggiunge il direttore commerciale. Le circa 1.800 tonnellate di ciliegie commercializzate sono state prodotte per il 50% in Puglia, per il 15% in Romagna e, per il rimanente 35%, a Vignola.



Secondo le prime stime a disposizione di Bastoni, anche quella delle susine non sarà ricordata come un'annata di piena produzione. Se nel 2012 Apofruit ha lavorato 10.000 tonnellate, quest'anno si prevedono quantitativi ridimensionati. Attualmente le richieste sono buone, sia in direzione dell'export che del mercato nazionale.



Un ultimo commento merita il biologico: "In un'annata in cui i prezzi dei prodotti convenzionali sono interessanti, va segnalato il buon posizionamento dei prodotti bio per i quali i prezzi riconosciuti ai produttori hanno un differenziale del 30-40% in più. Significa che le politiche messe in atto da Apofruit stanno dando risultati di cui beneficeranno anche i produttori" commenta Bastoni.

Un primo consuntivo
Per il sud dunque, che vale un terzo delle produzioni di Apofruit, è già possibile fare un consuntivo: "Quella 2013 per il sud Italia è stata una campagna soddisfacente, per il nord è invece prematuro fare bilanci, anche se ci sono tutte le premesse perché sia una campagna positiva."

Una novità per i soci
"Per agevolare le aziende agricole socie in un momento di particolare difficoltà per il settore, Apofruit ha avviato una nuova modalità di pagamento degli acconti - conclude Ilenio Bastoni - Il Gruppo ha infatti modificato il suo sistema di regolamento di pagamento ai soci degli acconti, portando dal 50 al 70% il prezzo della presunta liquidazione, che saranno erogati normalmente 30-40 giorni dopo il conferimento. Quattro volte all'anno, infine, avviene la liquidazione sulle diverse tipologie di prodotto: a metà settembre la frutta primaverile, a metà dicembre quella estiva, a metà febbraio l'autunnale e, infine, a metà maggio la frutta invernale."