
In alto, l'IAD di frutti acerbi e, sotto, di frutti maturi.
Come Invited Speaker, il professor Guglielmo Costa dell'Università di Bologna – tra l'altro inventore della strumentazione manuale DA-Meter insieme all'ingegner Massimo Noferini e al dottor Giovanni Fiori - ha aperto la sessione ponendo l'attenzione sulla crescente e diffusa insoddisfazione dei consumatori rispetto a pesche e nettarine, principalmente causata dalla commercializzazione di un prodotto che non raggiunge il giusto grado di maturazione in pianta.
L'utilizzo dell'IAD dal frutteto fino al post-raccolta fornisce un'indicazione oggettiva dello stadio di maturazione dei frutti e del grado di omogeneità delle partite che raggiungono i magazzini di lavorazione e stoccaggio.

Da sinistra, Guglielmo Costa, Elisa Bonora e Massimo Noferini.
Elisa Bonora, appartenente al gruppo di ricerca del prof. Costa, ha inoltre presentato un innovativo strumento di supporto decisionale che, sfruttando l'applicazione combinata di tecnologie innovative (DA-Meter, calibri digitali e sistemi di trasmissione senza fili) e di una piattaforma web di recente sviluppo, consente la previsione della data di raccolta e della produzione con errori di circa il 5-10%.

DA-Meter, strumento non-distruttivo per la misura del grado di maturazione di pesche, nettarine, mele, pere, albicocche, susine, kiwi, ciliegie, ecc.
A ulteriore conferma dell'importanza dell'IAD, presentazioni orali e poster provenienti da molti centri di studio in Italia e nel mondo (Università di Bologna, di Milano e di Palermo, Cyprus University of Technology, Alexander Technological Educational Institute,Greece, Universidad Federal de Fronteira Sud, Clemson University – South Carolina USA, Wageningen University – The Netherlands, Departement of Environment and Primary Industries –Melbourne AUS) hanno evidenziato l'utilità dell'IAD per l’individuazione del giusto stadio di maturazione di pesche e nettarine.
Infine, sono state riportate le potenzialità di tale indice per la previsione della shelf life dei frutti, della suscettibilità a patologie (es. Monilia) e fisiopatie (Chilling injury) del post-raccolta, nonché del gradimento del consumatore.
Contatti
Dipartimento di Scienze Agrarie, UniBo
Elisa Bonora
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