In Piazza Italia riflettori accesi sulle innovazioni green
Le 39 imprese rappresentative dell'ortofrutta nazionale hanno infatti investito nel complesso oltre 60 milioni di euro, pari al 3% del fatturato aggregato, in impianti fotovoltaici ad alta potenza, con la produzione di oltre 21.000 mega watt/anno di energia, in grado di garantire la quasi totale autosufficienza produttiva. Un risultato importante che evidenzia il ruolo fondamentale del settore ortofrutticolo nella tutela dell'ambiente, nel risparmio energetico e nella qualità dell'offerta produttiva. A questi si aggiungono l'impegno volto verso altri impianti a fonti rinnovabili, come l’energia eolica, nonché il riutilizzo delle acque di lavorazione per evitare dispersione, la gestione e la valorizzazione del circuito rifiuti.
I funzionari di FruitImprese, CSO e ICE all'interno dello stand Italy.
"La qualità del made in Italy ortofrutticolo - dichiara Elio Menzione, ambasciatore d'Italia a Berlino in visita allo stand - è un valore riconosciuto, ma l'impegno delle imprese deve continuare e puntare a una sempre maggiore differenziazione."
La capacità di qualificare l'offerta associando alla stessa i valori da cui deriva è una sfida dell'ortofrutta tricolore, che punta a prodotti d'eccellenza - l'Italia è leader mondiale nella produzione di kiwi, pere, uva, pesche e nettarine - coltivati, lavorati e commercializzati impiegando i più avanzati metodi di produzione.
La produzione integrata raggiunge oggi oltre l’80% circa dell'offerta nazionale, quella biologica vede l'Italia in posizione di leadership in Europa e sono italiane le aziende leader del packaging a basso impatto ambientale. Nel complesso si genera una filiera virtuosa unica al mondo.
Nella foto, da sinistra: Marco Salvi, presidente di Fruitimprese, Paolo Bruni, presidente di CSO, Elio Menzione, ambasciatore d'Italia a Berlino, e Carlo Sacchetto, capo segreteria tecnica del ministro per le Politiche Agricole.
Lo conferma anche Carlo Sacchetto, capo della segreteria tecnica del ministro delle Politiche Agricole e Forestali, il quale dichiara: "Ritengo che l'aggregazione e il gioco di squadra siano elementi fondamentali per il successo globale del settore ortofrutta. Recentemente, l'apertura del mercato coreano ne è stato un esempio importante, che va evidenziato come modello di attività coordinata tra ministero, ambasciata, servizi fitosanitari regionali e imprese."
"In un momento come quello attuale - dichiara Paolo Bruni, presidente del CSO - dove prevalgono il pessimismo e la visione negativa, trovo molto importante che il nostro settore si muova con tanto impegno e determinazione verso scelte che guardano al futuro. Ritengo si dovrà necessariamente puntare sulle tre E della green economy: economia, equità, ecologia."