Imola (BO): il raccolto delle pesche nettarine cala del 3%
E' un ritratto in chiaroscuro quello dell'attuale la situazione ortofrutticola di Imola (provincia di Bologna). Certamente migliore, però, di quella regionale: con un calo generale del settore limitato al 15 per cento contro il 40 dell’intera Emilia-Romagna.
A tracciarlo, durante la presentazione della campagna di promozione per il consumo della frutta di stagione di produzione locale, andata in scena ieri mattina nella sede del Nuovo Circondario, i rappresentanti locali di Coldiretti, Cia e Confagricoltura.
"Bisogna difendere i 3.500 ettari di pesche e albicocche coltivati nel circondario - avverte Alessandro Scala (Coldiretti Imola) - sia per gli aspetti paesaggisti che quelli economici. Altrimenti perdiamo altra occupazione. In generale, in questi giorni assistiamo a un fenomeno chiaro: davanti a un prodotto di qualità la domanda è maggiore e questo deve aiutarci nelle analisi. Ma il prodotto, per i coltivatori, deve costare meno".
Gli fa eco Giovanni Guerrini (Confagricoltura): "La moltiplicazione del prezzo è di dieci, quindici volte. Dai venti centesimi pagati al produttore si arriva ai due euro al chilo del supermercato. Ma non se ne capiscono le motivazioni. Un cestino di frutta esce dai campi e arriva sui banconi così come lo vediamo. E poi si registra un calo nei consumi della frutta perché, con la crisi, viene considerato un bene di cui fare a meno".
Tornando ai dati, va sottolineato come il territorio del circondario rappresenti ben l’80 per cento della produzione di pesche e albicocche dell’intera Provincia. Ecco perché l’invito di agricoltori e istituzioni è quello di consumare frutta made in Imola.
"Anziché limitarsi alla sterile presa d’atto delle difficoltà che investono il settore agricolo - dice Stefano Golini, sindaco di Mordano e delegato del Nuovo Circondario Imolese per l’Agricoltura - il Tavolo Verde ha attivato un gruppo di lavoro che perseguisse l’obiettivo di promuovere una iniziativa comune, nei limiti delle proprie possibilità, a sostegno dei prodotti agricoli locali. Ne è scaturita questa campagna di promozione della frutta estiva locale, finalizzata a sensibilizzare i consumatori sull’importanza dei prodotti nostrani, di stagione e di qualità. Il messaggio che si intende trasmettere è che il consumo di frutta di stagione, oltre ad essere sano e salutare, fa bene al proprio territorio, perché ne tutela e promuove il tessuto produttivo e socio-economico, oltre a mantenere gli aspetti paesaggistici ed ambientali".
La campagna sarà condotta tramite l’affissione di circa 600 manifesti in tutti i comuni del circondario, con una grafica che contiene tre elementi chiave: il territorio, la genuinità del prodotto (rappresentata da un bambino che assaggia una pesca) e tutti i prodotti frutticoli di stagione prodotti nel territorio.