
Il composto, una sintesi di una sostanza chimica chiamata acido 3-ciclopropil propanoico (CPA), fa sì che l’etilene, un gas che funziona da ormone per le piante, non attui la sua funzione naturale, che è quella di permettere ai frutti di maturare e ai fiori di aprirsi. L’etilene è anche responsabile per la separazione di frutti e foglie dall’albero e l’invecchiamento delle foglie (il cambiamento nei colori delle foglie che anticipa la caduta). Una volta che questi eventi hanno avuto luogo, il ciclo vitale di frutta e fiori è praticamente terminato e ci si deve affrettare a portare i prodotti sui mercati e a venderli prima che comincino ad appassire.
Per far sì che il processo di maturazione in frutti e fiori venga rallentato o impedito, i coltivatori spesso usano una sostanza antagonista dell’etilene, che consiste in un gas o in una polvere contenente un derivato del ciclopropene, il metilciclopropene-1 (1-MPC). Tuttavia, la forma gassosa del 1-MPC può essere usata esclusivamente in sistemi chiusi (altrimenti il gas si disperderebbe), mentre la polvere funziona solo se costantemente mantenuta bagnata. Tali sistemi, quindi, non possono essere utilizzati in spazi aperti come serre, campi e nemmeno sugli scaffali dei supermercati.
In un progetto congiunto di ricerca, sostenuto da una borsa di ricerca israelo-statunitense di ricerca agricola e sviluppo (BARD), il Prof. Edward C. Sisler della State University della Carolina del Nord (a Raleigh) ha contribuito all’invenzione sintetizzando il nuovo acido 3-ciclopropil propanoico (CPA), un derivato del ciclopropene gassoso sopramenzionato. Partendo dallo stesso progetto di ricerca, il Prof. Raphael Goren e la sua squadra della Hebrew University (I professori E E. Goldschmidt, J. Riov, A. Apelbaum e Dott. M. Huberman), hanno utilizzato il CPA del prof. Sisler come base per l’invenzione del sale acido di sodio 3-ciclopropil-1-enil-propanoico (CPAS) che impedisce gli effetti dell’etilene ma risulta essere solubile in acqua. Al contrario dell’antagonista gassoso dell’etilene, il nuovo composto può essere spruzzato in campi, piantagioni, o serre.
Il Prof. Goren, a capo della squadra di ricerca della Hebrew University, ha riferito che può persino essere usato sugli scaffali dei supermercati e nei negozi di fiori per poter mantenere freschi più a lungo gli ortofrutticoli e i fiori, sebbene vi sia la necessità di condurre ulteriori test per verificare quanto il nuovo composto possa essere effettivo in quei determinati contesti. Nel frattempo, il team di ricerca ha effettuato degli studi che mostrano che "il CPAS estende la durata di fiori recisi in vaso e la conservazione di piante da fiore in vaso e quella di alcuni frutti, a seconda delle loro dimensioni e dello spessore della buccia", ha riferito Goren.
Gli scienziati agricoli tengono a sottolineare i benefici derivanti dall’impedire gli effetti dell’etilene. Gli scienziati della Cranfield University nel Regno Unito sostengono che l’etilene oltre ad essere associato con lo sviluppo dei segni di maturazione, come colore e consistenza, lo è anche per quanto riguarda la perdita di potenziale di stoccaggio, e la rimozione dell’etilene e/o l’inibizione dei suoi effetti nei depositi è quindi fondamentale per poter mantenere la qualità degli ortofrutticoli climaterici" (vedi anche scheda su prodotti climaterici e non). L’Istituto nazionale di salute degli Stati Uniti ha definito l’inibitore dell’etilene (1-MCP) "un antagonista dell’etilene eccellente, sicuro e commercialmente disponibile per la preservazione dei prodotti orticoli".
"Con l’assistenza della Dow, hanno riferito i funzionari della Yissum, questa innovazione sviluppata in Israele aiuterà i coltivatori di tutto il mondo a conservare i loro raccolti più a lungo e si spera che permetta ai distributori alimentari di consegnare alimenti più freschi e più sani a molte più persone".
Clicca sul tasto Play per un video sugli effetti del gas etilene prodotto da una mela sulla maturazione di una banana.