Viterbese: proseguono gli studi sul fungo che uccide il Cinipide e salva le castagne
E’ di questi giorni, però, la notizia del ritrovamento di un fungo autoctono che uccide questo l'insetto parassita (vedi precedente articolo). "La XVIII comunità montana si è mossa sin da subito – ci spiega l’assessore alle politiche agricole Cesare Ferretti - per cercare di arginare questo triste e devastante fenomeno del Cinipide. In estate, abbiamo effettuato il primo lancio dell’insetto antagonista Torymus sui monti tra Segni e Roccamassina, ma in queste ultime settimane un gruppo di agronomi, grazie al fattivo interessamento del signor Ferruccio Schiavella, ha scoperto che sui nostri territori è nato un fungo autoctono (ovviamente è stato prelevato per essere studiato e classificato) che viene portato sulla pianta dagli insetti e qui riesce ad attaccare il cinipide andando a seccare la sacca (calla) dove vengono deposte le uova".
"Una scoperta importantissima che probabilmente è stata favorita anche dal fatto che in queste zone non si utilizzano pesticidi chimici e che siamo sicuri ci potrà portare ad importanti risultati a medio-lungo termine. Inoltre, la Regione ha deciso che proprio in queste zone verrà costruito il secondo centro per la riproduzione del Torymus (vedi notizia precedente) e nella primavera-estate prossima verranno effettuati altri lanci, per cercare di ridurre al massimo le conseguenze negative del Cinipide".