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Viterbese: proseguono gli studi sul fungo che uccide il Cinipide e salva le castagne

Ottobre si sa come da tradizione è il mese delle castagne ed in tutta la zona dei monti Lepini è il periodo delle tanto attese sagre che valorizzano e fanno conoscere questo stupendo frutto della terra. Negli ultimi anni però il parassita Cinipide ha attaccato duramente questo frutto provocando molti danni che di conseguenza hanno portato ad una sostanziale riduzione della produzione (nella zona dei monti Lepini si parla di un 40% di perdite).

E’ di questi giorni, però, la notizia del ritrovamento di un fungo autoctono che uccide questo l'insetto parassita (vedi precedente articolo). "La XVIII comunità montana si è mossa sin da subito – ci spiega l’assessore alle politiche agricole Cesare Ferretti - per cercare di arginare questo triste e devastante fenomeno del Cinipide. In estate, abbiamo effettuato il primo lancio dell’insetto antagonista Torymus sui monti tra Segni e Roccamassina, ma in queste ultime settimane un gruppo di agronomi, grazie al fattivo interessamento del signor Ferruccio Schiavella, ha scoperto che sui nostri territori è nato un fungo autoctono (ovviamente è stato prelevato per essere studiato e classificato) che viene portato sulla pianta dagli insetti e qui riesce ad attaccare il cinipide andando a seccare la sacca (calla) dove vengono deposte le uova".

"Una scoperta importantissima che probabilmente è stata favorita anche dal fatto che in queste zone non si utilizzano pesticidi chimici e che siamo sicuri ci potrà portare ad importanti risultati a medio-lungo termine. Inoltre, la Regione ha deciso che proprio in queste zone verrà costruito il secondo centro per la riproduzione del Torymus (vedi notizia precedente) e nella primavera-estate prossima verranno effettuati altri lanci, per cercare di ridurre al massimo le conseguenze negative del Cinipide".
Data di pubblicazione: