La varietà di albicocco Bora, licenziata alcuni anni fa nell’ambito di questo progetto, è ormai nella fase di piena commercializzazione (foto sotto).
"Bora – ha illustrato a FreshPlaza il prof. Daniele Bassi dell’Università di Milano e responsabile scientifico di MAS.Pes - è una varietà piuttosto precoce che si colloca in un periodo, la prima decade di giugno, ancora sguarnito di varietà di un certo interesse".
"Si distingue dalle altre albicocche della stessa epoca per la colorazione giallo-arancio intenso molto attraente. La polpa è di ottima qualità e con spiccato aroma, se raccolta nel momento giusto, con elevata tenuta di maturazione e shelf life. È inoltre una varietà che offre buone garanzie anche ai produttori, essendo autofertile e di produttività piuttosto costante, senza dimenticare che possiede totale resistenza alla virosi della Sharka, una delle peggiori piaghe attuali della frutticoltura romagnola".
Bora è preferibilmente commercializzata imballata in confezione da 2 kg monostrato con l’indicazione della denominazione della varietà sul plateaux e questo rappresenta una grande novità nel mercato della frutta estiva, dove esiste ancora poca attenzione, quindi molta confusione, per quanto riguarda la provenienza e la rintracciabilità; in particole per le albicocche (foto sopra).
L’indicazione della varietà, infatti, consente ai consumatori di orientarsi meglio tra l’ampia gamma di offerte della grande distribuzione e di "affezionarsi" al prodotto.
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Claudio Buscaroli
CRPV - Centro Ricerche Produzioni Vegetali
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