Ricco di acqua e sali minerali, leggero e dissetante, il nuovo ortaggio, geneticamente modificato, nasconde nella sua polpa anche poteri anticancerogeni.
Dall'impiego di due geni isolati dalla pianta di Antirrhinum majus (Bocca di leone), i ricercatori hanno infatti ottenuto pomodori transgenici dal colore viola e ricchi di antociani, pigmenti naturali antiossidanti del gruppo dei flavonoidi, presenti in grandi quantità nelle more e nei mirtilli.
Gli antociani offrono protezione contro certi tipi di tumori,contro le malattie cardiovascolari e le patologie degenerative correlate all'avanzare dell'età. Esistono inoltre evidenze scientifiche circa le proprietà anti-infiammatorie degli antociani, come anche della loro azione anti-obesità, anti-diabete e di miglioramento della vista.
I pigmenti colorati si sono accumulati nella buccia e nella polpa dei pomodori molto più di quanto gli scienziati avessero previsto, tanto da colorare di viola l'ortaggio. E da un'analisi chimica dettagliata è risultato come questo pomodoro presenta un'attività antiossidante molto elevata, quasi triplicata rispetto al naturale.
"Ancora oggi la maggior parte delle persone - hanno osservato i ricercatori - non include con regolarità nella propria dieta le 5 porzioni raccomandate al giorno di frutta e ortaggi. Per il futuro, dunque, oltre ad azioni di educazione alimentare, sarà bene poter disporre di alimenti arricchiti di composti bioattivi"
Per testarne gli effetti, i pomodori viola sono stati somministrati a topi di laboratorio mutanti, difettivi per la proteina p53 e quindi suscettibili allo sviluppo di diversi tipi di tumore. La speranza di vita delle cavie nutrite con i pomodori viola si è notevolmente allungata, rispetto al gruppo di controllo al quale erano stati somministrati semplici pomodori rossi.
"Questo è il primo esempio di ingegnerizzazione metabolica che offre interessanti potenziali per il miglioramento della salute attraverso la dieta, con la riduzione dell'impatto di patologie croniche", ha affermato Cathie Martin del John Innes Centre di Norwich, aggiungendo "E di certo siamo in presenza del primo esempio di OGM (organismo geneticamente modificato), con un tratto che realmente offre un potenziale beneficio per tutti i consumatori. Il passo successivo sarà quello di eseguire un test clinico con la collaborazione di volontari umani, per raccogliere evidenze scientifiche su come prevenire terribili malattie attraverso una strategia alimentare".
La ricerca, che sarà pubblicata nella rivista "Nature Biotechnology" è stata finanziata dall'Unione Europea e dal BBSRC-Biotechnology and Biological Sciences Research Council.