
Come conseguenza delle basse temperature, l’offerta di melanzane e zucchine è dimezzata. "Più di altri ortaggi, le melanzane e le zucchine reagiscono molto rapidamente al clima" dice Ger. Proprio queste colture sono state aumentate negli ultimi anni. "Questo non è certo indice di vacche grasse. Ogni anno le superfici spagnole destinate a peperone diminuiscono. I costi di coltivazione sono infatti molto più alti e le banche non sono generose quando accordano crediti!”.

Ger Kingma
A causa del freddo, i prezzi degli ortaggi spagnoli sono aumentati. Un paio di giorni fa gli zucchini si pagavano 1 euro e i peperoni rossi e gialli rispettivamente 1,40 e 1,20 euro. "Ma i peperoni dovrebbero fruttare anche al livello di 1 euro, per essere vantaggiosi per produttori e commercianti" sottolinea Kingma. "Secondo me, a volte si ha l'impressione che i produttori non facciano che lamentarsi, ma poi se un prodotto non incontra domanda, nemmeno il commerciante ci guadagna".
Guardando al futuro, Ger si aspetta una riorganizzazione dell'orticoltura spagnola: "Per quanto mi riguarda, c’è una sovrapproduzione strutturale. Quando la Spagna è sul mercato, e i Paesi Bassi stanno ancora producendo, pur se non in grande quantità, il prezzo crolla molto spesso al livello minimo. Penso che dovrà sparire ancora un certo numero di produttori più deboli. Sopravviveranno soltanto quelle aziende che controllano le spese e che hanno delineato una buona strategia per il futuro".
Quest’anno ZON per la prima volta collaborerà da vicino con il gruppo spagnolo Unica (vedi anche precedente articolo). "Ciò è molto appagante. I volumi non sono ancora molto grandi, ma c’è sufficiente rispetto da entrambe le parti per costruire un buon rapporto reciproco", ha concluso il collaboratore di Ger Kingma.