De Ponti è attivo in Unaproa (Unione Nazionale tra le Organizzazioni di Produttori Ortofrutticoli Agrumari e di Frutta in Guscio) sin dal 2001, quando venne nominato Consigliere, per poi svolgere il ruolo di Vicepresidente dal gennaio 2009 fino alla nomina a Presidente. Rimarrà adesso in carica per un anno, coadiuvato nel suo compito da due vicepresidenti, Roberto Cera e Antonio Schiavelli.
FreshPlaza lo ha incontrato per intervistarlo e delineare il quadro delle future attività di Unaproa.
Puntare ad una maggiore aggregazione dei produttori ortofrutticoli
Tra gli obiettivi prioritari dell'azione di Unaproa, Ambrogio De Ponti individua quello di puntare ad una maggiore aggregazione dei produttori: "In vista della revisione della PAC-Politica agricola comune dell'Unione Europea, prevista per il 2013, sentiamo come nostro dovere quello di portare quanti più produttori possibili ad aderire al sistema della O.C.M. ortofrutta, cioè dell'Organizzazione Comune di Mercato, che a nostro parere ha generato risultati positivi".
"Grazie all'OCM - sottolinea De Ponti - le nostre OP (Organizzazioni di produttori) e AOP (Associazioni di Organizzazioni di Produttori) hanno trovato sostegno ai propri piani di sviluppo, concentrazione dell'offerta e promozione. Se ancora oggi i due terzi dei produttori ortofrutticoli italiani sono fuori da questo sistema, è nostro dovere adoperarci per non far loro perdere delle opportunità e anzi contribuire ad una semplificazione delle procedure di funzionamento e applicazione dell'OCM".
Secondo De Ponti, l'obiettivo di una maggiore aggregazione va però raggiunto anche partendo dalla capacità di "modulare" le soluzioni alle specifiche realtà produttive locali.
Ambrogio De Ponti, Presidente Unaproa. (Foto: FreshPlaza).
Dialogo aperto con i Soci
Proprio per calarsi nel vivo delle cose e partendo dalla convinzione che Unaproa non sia una "proprietà privata" bensì uno "strumento" nelle mani dei Soci, Ambrogio De Ponti ha inviato a tutte le organizzazioni aderenti una lettera, nella quale così scrive: "L'educazione che ho ricevuto e l'esperienza fatta in questi anni insieme ai produttori mi hanno insegnato che le cose buone accadono solo attraverso rapporti leali e sinceri. E' per questo che vorrei poterti incontrare personalmente".
A FreshPlaza, De Ponti precisa: "In assoluta continuità con Alberto Mario Levi, il quale è giunto in Unaproa in un momento di grande difficoltà per l'associazione e che ci ha restituito una situazione di serenità, almeno finanziaria, ritengo che ci sia un solo modo perché davvero Unaproa si faccia "strumento" utile nelle mani dei Soci. E questo modo è quello di ripartire dalle esigenze, dalle proposte, dalle idee dei Soci medesimi".
"Compatibilmente con la mia agenda di impegni, voglio sentire direttamente da loro - sottolinea De Ponti - quali sono le cose su cui lavorare. Vorrei che l'appartenenza ad Unaproa non venisse sposata acriticamente, ma valutandone l'effettiva convenienza. Se qualcosa non funziona, si cambia per farla funzionare meglio per i Soci. A mio avviso, questo è l'unico modo di mostrare vera appartenenza alla nostra associazione".
Rilanciare il valore e l'immagine del prodotto ortofrutticolo
Tra gli obiettivi indicati dal Presidente come prioritari per Unaproa c'è anche il rilancio del valore del prodotto ortofrutticolo, per evitare che esso venga appiattito a semplice "commodity", con il prezzo come unico fattore di valutazione. "L'Italia è ricca di specialità ortofrutticole - osserva De Ponti - che recano con sé fortissimi valori tradizionali. Pensare che il dialogo con la Grande Distribuzione Organizzata si limiti alla sola componente del prezzo, a scapito del produttore e senza alcun vantaggio reale per il consumatore, è avvilente".
Il Presidente indica nella riproposizione del marchio Unaproa "I 5 colori del benessere" (vedi precedente articolo) una possibile strada da percorrere per rimettere al centro una comunicazione commerciale che focalizzi sull'insostituibile ruolo nutrizionale di frutta e verdura in un corretto regime alimentare. "Siamo convinti che si possa comunicare meglio, senza per forza dover spendere di più".Ulteriore valorizzazione, secondo De Ponti, può derivare da un approccio innovativo al prodotto ortofrutticolo, che lo guardi e lo sappia comunicare da un'ottica diversa dall'ordinario: "Si pensi al caso della IV gamma e al suo straordinario successo - osserva De Ponti - Quel che ha funzionato in questo caso è stata la capacità di vedere in un'insalata qualcosa di diverso, proponendola come un risparmio di tempo e di lavoro in cucina, come una scelta sana, pratica e moderna. Rinnovare l'immagine dei prodotti ortofrutticoli è possibile, ma solo se saremo in grado di attirare talenti da altri settori, che ci portino una ventata di freschezza e di novità, scardinando luoghi comuni e aiutandoci a non dare tutto per scontato".
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