Irrigare con acqua salata o inquinata? Nessun problema con il sistema dRHS!
L'architetto è Mark Tonkin della Design Technology and Irrigation, che ha sede a Brighton. Tonkin sostiene che una volta che le tubature sono state collocate nel terreno, il sistema richiede poca manutenzione ed è di conseguenza abbastanza economico. Questo perché, in parte, viene messo in funzione dall'effetto gravità, visto che il serbatoio di rifornimento si trova in alto, e in parte perché l'acqua passa attraverso tubature porose permeabili, perciò non c'è la possibilità che si intasino.
Ogni tanto l'agricoltore dovrà risciacquare le tubature per ripulirle dallo sporco e dai sali, ma Tonkin afferma che questo è un procedimento molto semplice.
Dato che l'acqua arriva direttamente alle radici delle piante, non se ne spreca niente attraverso l'evaporazione o le perdite dei normali sistemi di irrigazione. Secondo l'inventore è inoltre impossibile annaffiare troppo le piante, perché il meccanismo irriga solo nel caso in cui le piante comincino ad assorbire acqua pulita dal terreno.
Il sistema dRHS, che è da dieci anni in fase di sviluppo, è stato inizialmente collaudato nel Regno Unito su alcune piante di pomodori, e da allora è stato testato anche negli Stati Uniti. In seguito verrà sperimentato in Cina, Libia, Tanzania, le Mauritius e la Spagna. Tonkin ha dichiarato che oltre 20.000 metri di tubature saranno presto inviate in Medio Oriente, dove saranno sperimentate con un'acqua più salina di quella del mare.
Finora le innovative tubature filtranti hanno funzionato con pomodori, ravanelli, zucchine, peperoni, lattuga, fragole e fagioli oltre ad alberi di ciliegio e olivo. In questo periodo la compagnia sta cercando di coltivare, tra gli altri, acacie, querce e alberi di banane.
La compagnia è stata premiata per il suo lavoro e ha ricevuto riconoscimenti anche dall'International Water Technology Idol in Svizzera, un evento organizzato dalla rivista Global Water Intelligence e dall'Associazione Internazionale per la Desalinizzazione.
Christopher Gasson - della rivista Global Water Intelligence - ha raccontato che l'anno scorso i primi tre in classifica hanno pareggiato nella gara, ma che quest'anno il vincitore li ha seminati. "L'irrigazione dRHS è andata oltre ogni altra tecnologia in gara, affrontando un problema di grande attualità: oltre il 70% dell'acqua è impiegato dal settore agricolo. Dal 2025, due terzi della popolazione mondiale dovranno far fronte alla carenza d'acqua, e l'agricoltura ne risentirà molto.
"La salinizzazione è un altro problema grave - spiega Gasson - Il 97,5% dell'acqua disponibile è già salata, e il problema sta crescendo soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Questo sistema aiuterà moltissimo".