Kitobio: studio su metodi di controllo biologico di parassiti dannosi per pomodoro e kiwi
La difesa biologica di coltivazioni di rilevanza nazionale necessita di essere implementata mediante strategie innovative, volte a valorizzare le produzioni biologiche italiane.
Presso la facoltà di agraria dell’Università della Tuscia di Viterbo si sta conducendo un progetto di ricerca (www.kitobio.com) finanziato dal ministero delle politiche Agricole e coordinato da Giorgio M. Balestra, del dipartimento di Protezione delle piante.
L’unità operativa di fitobatteriologia, in collaborazione con quella di entomologia agraria (resp. prof. C. Pucci) e con l'unità operativa del dipartimento di produzione vegetale (resp. M. Muganu), vede i ricercatori impegnati su problematiche inerenti il controllo biologico di differenti parassiti (batteri, insetti) dannosi sulle coltivazioni di pomodoro e di actinidia.
Si stanno studiando molecole ed antagonisti naturali in grado di controllare batteri e insetti che possono arrecare importanti perdite a coltivazioni ortofrutticole particolarmente rilevanti a livello nazionale. Altresì si sta studiando il loro effetto sulle qualità organolettiche dei frutti e sulle produzioni finali.
Obiettivi del progetto sono quelli di determinare un’ottimizzazione dell’efficienza energetica, aumentare le possibilità di difesa naturale nei confronti di pericolosi parassiti e valorizzare importanti produzioni biologiche agroalimentari made in Italy, quali il pomodoro e l’actinidia.
Delle sostanze naturali conosciute, ad oggi solo alcune sono state propriamente investigate circa un loro effettivo impiego in ambito antiparassitario e pertanto, in prospettiva futura, il loro potenziale può essere enorme.
Il progetto prevede prove in ambito sperimentale, in ambiente protetto ed in pieno campo e sta vedendo una fruttuosa collaborazione con associazioni/organizzazioni di produttori biologici, così come con altri gruppi di ricerca a livello nazionale ed internazionale.