USA: sviluppate piante resistenti all'alluminio
Ora, invece, lavorando sulla pianta modello Arabidopsis, un team di ricercatori dell'Università di Riverside ha determinato che non c'è relazione diretta di causa-effetto tra la tossicità dell'alluminio e l'inibizione della crescita vegetale. I ricercatori, infatti, hanno identificato un fattore insito nelle cellule stesse delle piante - denominato AtATR - che funziona come sistema di sorveglianza per mettere in allerta le piante dai danni derivanti da un eccesso di alluminio, bloccandone l'accrescimento.
Dagli esperimenti condotti durante la ricerca, è emerso che il fattore AtATR può essere manipolato geneticamente per aumentare in misura molto consistente la tolleranza delle piante all'alluminio e permettere un normale sviluppo delle radici. La ricerca offre dunque una nuova strategia per la creazione di nuove varietà idonee anche a terreni contenenti alluminio, consentendo la coltivazione nelle aree altrimenti precluse all'agricoltura.
L'alluminio è uno degli elementi metallici più abbondanti nella crosta terrestre, anche se in natura non si trova in forma metallica, ma solo nei composti.