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Una panoramica sul mercato russo – 41ma settimana

Sul mercato ortofrutticolo russo, la 41ma settimana è stata decisamente più lenta di quella precedente. Il clima mite in alcune regioni ha inciso sulle vendite nell’area degli Urali (+15 gradi Celsius di temperatura) e nella regione del Volga (+24 gradi).

Abbondanti arrivi di nuova merce presso il porto di San Pietroburgo hanno contribuito ad abbassare ulteriormente i prezzi sia in città sia a Mosca, dove le temperature registrate sono già più basse (+10 gradi). L’assortimento disponibile di prodotti provenienti dai nuovi raccolti è aumentato ma i prezzi nelle regioni meridionali della Russia, basati sui costi di produzione, sono risultati più cari dei prezzi finali definiti dalla domanda reale.

Il dollaro USA ha quotato 26,20 rubli.

Gli armatori che hanno concordato termini di pagamento più facilitati con i noleggiatori sono riusciti ad accelerare le operazioni di scarico a San Pietroburgo. Come risultato, sono sbarcate 4 navi, 2 dal Sudafrica con 10.700 pallets di merce e
2 dall'Argentina con 5.800 pallets.

Arance
Il mercato delle arance, a causa di abbondanti nuovi arrivi, è risultato in discesa. I prezzi della merce argentina sono arrivati a 1,06 $/kg. Inoltre, i frutti di calibro 88 e più piccoli non hanno incontrato alcuna richiesta da parte del mercato. Le arance sudafricane hanno terminato la 41ma settimana a precedente livello di prezzo della merce argentina (1,20 $/kg).

Limoni
Per effetto dell’aumento della presenza di merce turca sul mercato, il prezzo dei limoni ha incominciato a calare. Gli ultimi limoni argentini ancora stoccati sono stati venduti a 1,36 $/kg, ma senza incontrare grande richiesta. Il mercato di Mosca è risultato saturo di merce turca, la quale ha continuato a calare di prezzo, fino a 1,46 $/kg, che è stato il livello più basso della 41ma settimana nella capitale, mentre nelle zone meridionali della Russia i prezzi si sono aggirati intorno a 1,60 $/kg.

Mandarini
Alcuni dei mandarini argentini hanno presentato problemi di qualità. Il prezzo per questo prodotto è stato di circa 1,525 $/kg. La frutta relativamente di miglior qualità e di medesima origine è stata venduta a 1,83 $/kg. I mandarini sudafricani sono rimasti sullo stesso livello della scorsa settimana, dai 2,00 $/kg in su. Gli Okitsu turchi hanno invaso il mercato, venendo offerti allo stesso prezzo (1,37 $/kg) sia a Novorossisjk sia a Mosca.

Pompelmi/Pomelo
La situazione dei pompelmi è stata la migliore tra tutti gli agrumi. Poiché la merce del nuovo raccolto non è ancora entrata sul mercato e quella risalente al vecchio raccolto è praticamente terminata, i prezzi sono saliti, sostenuti da una forte domanda. 1,75 $/kg è stato il prezzo raggiunto nella 41ma settimana quando ancora non erano disponibili molti pompelmi. Nonostante la forte domanda di questa settimana, rimangono invendute le vecchie scorte, che sembrano ormai destinate al macero.

Mele
Il mercato delle mele si è mosso lentamente su merce di livello economico, come partite provenienti dalla Moldova o dalla Polonia: in ogni caso non si è andati oltre un prezzo di 1,22 $/kg. Rispetto alla settimana prima, si è registrata una maggior presenza di merce polacca sul mercato, con le varietà Champion e Lobo che si sono aggiunte a quelle già arrivate. Le mele di produzione serba, pur se di migliore qualità, hanno raccolto un interesse solo marginale, in quanto offerte ad un prezzo più elevato. Il livello di prezzo per la merce proveniente dai paesi dell’Europa occidentale si è assestato su 1,67 $/kg nel corso della 41ma settimana, semplicemente in quanto le vendite sono risultate completamente ferme. Tale scenario fa presumere un ulteriore calo delle quotazioni anche nella 42ma settimana.

Per fortuna, in tutto ciò, la merce stoccata da precedenti spedizioni non era troppo abbondante, in quanto gli importatori non sono stati granché attivi sul fronte delle mele. Perfino le buone vendite realizzate la settimana prima sulla Jonagored di produzione belga non sono servite a risvegliare l’attività degli importatori, come solitamente accade. Pertanto, questa varietà è risultata assente dal mercato nel corso della 41ma settimana.

Pere
Le pere polacche sono risultate l’articolo bestseller della settimana, con prezzi compresi nel range da 1,45 a 1,52 $/kg. Come per le mele, anche sul mercato delle pere si sono affacciate più varietà diverse, con l’arrivo anche delle Conference e delle Lucas. La stagione delle Williams è praticamente conclusa, mentre le pere Packham e Alexandrine sono rimaste fuori del mercato a causa di una scarsa attività da parte degli importatori. Il prezzo delle Conference è calato a 1,91 $/kg per il calibro 55/65. Il margine superiore di prezzo si è collocato su un livello di 2,03 $/kg. In generale, comunque, il mercato della pera si è dimostrato abbastanza lento nel corso della 41ma settimana.

Uva da tavola
Una certa domanda per l’uva di produzione italiana ha fatto capolino sul mercato nel corso della 41ma settimana, soprattutto in quanto non ne era stata precedentemente importata una grande quantità. Tanto sulla varietà Italia quanto sulla Red Globe le vendite hanno avuto luogo a partire da un prezzo di 2,45 $/kg a San Pietroburgo e di 2,72 $/kg a Mosca. La varietà di uva rossa Tofi di produzione uzbeka è stata scambiata a 1,72 $/kg, mentre la Sultana turca ha saturato il mercato di Mosca (prezzo intorno a 1,52 $/kg). La stessa varietà è stata venduta su un livello di 1,64 $/kg a Novorossijsk e intorno a 1,91 $/kg a San Pietroburgo

Kiwi
La merce proveniente dall’Iran si è stabilizzata su un livello di prezzo di 1,72 $/kg, ma la sua resistenza non era sufficientemente elevata per consentire la vendita anche nelle regioni periferiche del paese, come avvenuto invece per i kiwi italiani. Questi ultimi infatti, grazie ad una maggiore consistenza, hanno avuto un più ampio ventaglio di possibilità di commercializzazione e sono stati collocati a partire da 2,21 $/kg per i calibri piccoli in cestino, fino a 2,37 $/kg per i calibri maggiori in vassoio.

Melograno
La Turchia ha cercato di ritagliarsi la sua fetta di torta sul mercato russo del melograno, spedendo le prime partite di merce. L’Egitto ha reagito abbassando i prezzi. Perciò a Novorossijsk la merce turca è stata offerta a 1,98 $/kg, mentre quella egiziana a 1,83 $/kg. La frutta proveniente dall’Ubekistan è riuscita a occupare la nicchia più costosa del mercato, con prezzi di vendita intorno a 3,00 $/kg.

Verdure
Le cipolle di produzione locale hanno fatto un passo avanti, fino a raggiungere una quotazione di 0,34 $/kg. Anche le carote sono aumentate - 0,305 $/kg, mentre quelle olandesi d’importazione hanno mantenuto lo stesso livello della settimana precedente - 0,50 $/kg. I pomodori sono fortemente aumentati di prezzo sul finire della settimana: la merce di produzione polacca è passata da 1,72 $/kg a 2,10 $/kg, mentre i pomodori turchi sono stati venduti da un livello di 1,37 $/kg a San Pietroburgo fino a 1,52 $/kg a Mosca. Viceversa, i cetrioli sono diminuiti di prezzo a 1,07 $/kg per la merce iraniana, che è risultata maggiormente richiesta rispetto al prodotto turco, grazie ad una buccia più resistente, mentre il secondo si è ingiallito rapidamente.

Frutta estiva
Le pesche, proposte ad un livello di prezzo di 2,10 $/kg, non hanno incontrato la domanda e le vendite sono rimaste molto lente. Anche per le susine la stagione volge al termine e soltanto qualche partita di merce polacca è stata collocata su 1,49 $/kg a inizio settimana e su 1,72 $/kg verso la fine della stessa. Disponibili in grandi volumi le angurie, con prezzi leggermente inferiori rispetto alla settimana precedente - 0,305 $/kg. I meloni sono rimasti stabili a 1,53 $/kg.

Pavel Bandurovsky
195269, Russia, St. Petersburg,
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