
Per i meloni, non più siciliani ma ferraresi, veronesi e mantovani, la richiesta, e i prezzi, sono saliti solo nell’ultima settimana, con l’arrivo del caldo, ma certo è difficile aspettarsi la stessa qualità zuccherina dell’anno scorso. Anche le angurie (dalla Grecia e sud Italia) hanno appena cominciato a vendersi, beneficiando dell’ondata di caldo.
Quanto alle pesche e nettarine il mese ha evidenziato stabilità dei prezzi, con provenienze spagnole e meridionali: con i primi arrivi da Romagna e Veneto si cominciano a osservare prezzi in discesa a seguito dell’aumento dei volumi disponibili. Scendono i prezzi di ananas, a causa di un calo della domanda, e limoni (vengono da Argentina e Sudafrica).
Le fragole arrivano sostanzialmente dalle regioni alpine, mentre tra i piccoli frutti in generale si irrobustisce l’offerta di prodotto bergamasco di buona qualità. Sta cominciando la stagione dell’uva: primi arrivi delle varietà Matilde e Vittoria dalla Sicilia, con qualche difficoltà a far partire la commercializzazione a causa di un prodotto ancora non al meglio della maturazione, con acini piccoli e prezzo di attacco sostenuto.
In Abruzzo inizia invece la stagione delle verdure, quali carote, indivia riccia, finocchi e radicchi rossi, anche se in questi ultimi due casi ci si aspetterebbe una selezione migliore del prodotto. Salgono i prezzi dei cavolfiori a motivo di un forte calo dell’offerta, scendono quelli dei fagiolini grazie a un chiaro aumento dei volumi presenti su scala sia nazionale che locale.
Il caldo africano improvviso ha colto di sorpresa la produzione di lattughe, alterando il rapporto domanda/offerta e causando un rialzo dei prezzi ritenuto solo temporaneo. Con l’inoltrarsi della stagione risulta evidente la diminuzione di prezzo delle patate novelle pugliesi e siciliane, mentre stabile rimane la situazione di pomodori, peperoni e zucchine.
Lo stabilizzarsi delle condizioni climatiche d’ora in avanti potrebbe consentire un andamento stagionale più regolare soprattutto per la frutta estiva, mentre in campo orticolo assisteremo a un contenimento dell’offerta di prodotti quali cavolfiori, coste ed erbette, che lasceranno il campo a fagiolini, melanzane, pomodori e insalate.
Fonte: eco.bg.it