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Preparativi per il Natale sul mercato ortofrutticolo

Una panoramica sul mercato russo – 49ma settimana

La 49ma settimana è stata, per il mercato russo, la classica settimana prenatalizia, con domanda per quasi tutti i prodotti.

Gli arrivi sono aumentati sulla piazza di San Pietroburgo: circa 10.000 pallets dal Marocco, 3.000 dalla Spagna, 5.300 dal Sudafrica e 2.500 dall’Argentina. Buona la ripresa degli arrivi anche da Turchia e Israele, grazie al calmarsi dei venti nel Mar Nero. Il prodotto perdente della settimana sono stati i peperoni israeliani, come più o meno accade sempre in questo periodo dell’anno.

La Siberia si è dimostrata attiva sul fronte delle vendite, mentre la zona degli Urali è rimasta abbastanza tranquilla; i mercati di Mosca e San Pietroburgo sono stati vivaci, considerato il fatto che attraverso questi due grandi mercati si approvvigionano anche altre regioni. Buona anche la domanda sul fronte del Mar Nero. Le condizioni climatiche sono rimaste invariate: circa -10 gradi in Siberia, circa -5 sugli Urali e poco sopra lo zero nella Russia europea.

Arance
Positivo il trend per la merce di provenienza sudafricana. I prezzi sono saliti fino a 1,14 $/kg, laddove la merce era ancora disponibile. Le arance argentine, ormai qualitativamente infime, sono state offerte (senza tuttavia esaurirle) a 0,87 $/kg. Le prime Navel dal Marocco sono arrivate a Mosca e hanno quotato 1,36 $/kg. La merce turca, sempre sulla piazza moscovita, ha presentato prezzi inferiori (0,90 $/kg) rispetto alla quotazione ottenuta a Novorossijsk – 0,94 $/kg.

Limoni
I limoni si sono fermati un poco, dopo i prezzi caldi delle scorse settimane. Nel corso della 49ma settimana, infatti, gli sforzi degli importatori hanno avuto la meglio sulla generale scarsità di prodotto. Perfino i limoni italiani, che da tempo non si affacciavano sul mercato russo, sono arrivati sulla piazza grazie all’intraprendenza degli importatori. Grazie a ciò, i prezzi hanno fatto un altro piccolo passo indietro: da 2,65 $/kg in Siberia, a 2,00 $/kg a Mosca, fino a 1,85 $/kg a San Pietroburgo. I limoni spagnoli si sono trovati in una buona posizione, diversamente dagli anni scorsi, in quanto il loro prezzo si è allineato a quello del prodotto turco - 2,65 $/kg.

Mandarini
Le clementine dal Marocco si sono conquistate una posizione di leadership tra gli agrumi, con prezzi saliti a 2,10 $/kg sul finire della 49ma settimana. Al secondo posto, i mandarini Satsuma turchi, quotati a 1,70 $/kg sia a Mosca sia a San Pietroburgo; nella Russia meridionale sono stati offerti a 1,47 $/kg. Anche il prodotto spagnolo è arrivato sul mercato in abbondanti quantitativi.

Pompelmi/Pomelo
I pompelmi si sono conquistati il secondo posto tra gli agrumi più acquistati: la domanda è stata forte nel corso della 49ma settimana e la si è potuta solo parzialmente soddisfare mediante frutti di piccolo calibro dalla Turchia (1,77 $/kg) e di grosso calibro dalla Spagna (2,04 $/kg). Sullo stesso livello di prezzo sono stati venduti i pompelmi israeliani. La situazione per i pomelo cinesi è rimasta invariata rispetto alla scorsa settimana – scarsa domanda e prezzi sul livello di 1,35 $/kg.

Mele
La domanda di mele è stata più vivace sulle piazze di Mosca e San Pietroburgo, rispetto ad altre regioni della Russia. La leadership tra le varietà di mela è andata alla Granny, seguita dalla Golden. I prezzi per entrambe sono arrivati a 1,63 $/kg. Le mele rosse sono risultate più costose - 1,71 $/kg. Le vendite di Jonagold non sono state particolarmente vivaci - 1,785 $/kg. Le mele di provenienza serba hanno quotato intorno a 1,47 $.kg, mentre le Idared e le Gloster polacche si sono attestate su un prezzo di 1,36 $/kg. Le vendite sono state molto attive sulle mele cinesi - 1,43 $/kg.

Pere
La varietà Conference è tornata attiva negli scambi, come in generale l’intero comparto delle pere. I prezzi sono risaliti e si sono collocati nel range 1,53 – 1,63 $/kg. La pera Alexandrine ha mantenuto la quotazione della settimana scorsa - 1,44 $/kg. Le pere Comice di grosso calibro hanno quotato 1,70 $/kg, le Lucas si sono mosse tra 1,70 $/kg e1,84 $/kg, le Durandeau sono state offerte 1,84 $/kg, mentre le pere cinesi (1,13 $/kg ) hanno incontrato una forte domanda.

Uva da tavola
Il mercato delle uve da tavola ha mostrato i primi segnali di scarsità; ridotti i volumi di uva Sultana dalla Turchia, che per lungo tempo hanno premuto sul mercato. Di conseguenza, i prezzi sono saliti fino a 2,25 $/kg nel corso della 49ma settimana. Mentre le varietà bianche italiane sono state vendute a 3,03 $/kg, non c’è stata praticamente offerta di uva Red Globe. La Napoleon spagnola ha quotato 2,86 $/kg.

Kiwi
Nonostante gli abbondanti arrivi di prodotto dalla Grecia, la domanda si è orientata principalmente sui kiwi italiani, malgrado il loro prezzo più elevato - 2,00 – 2,12 $/kg. Nel corso della 49ma settimana, i kiwi greci sono stati venduti a circa 1,84 $/kg, quelli iraniani a 1,67 $/kg.

Melograno
Buona la domanda anche per i frutti di melograno. Ciononostante, la crescita dei prezzi è rimasta contenuta su un livello di 1,63 $/kg a San Pietroburgo, data la scarsa qualità della merce disponibile. A Novorossijsk ci sono state anche svendite a prezzi di 0,41 $/kg. Nel frattempo, il prodotto spagnolo è stato invece venduto a 2,95 $/kg.

Verdure
Il prezzo delle cipolle è aumentato al crescere della domanda (0,41 $/kg). I peperoni israeliani hanno perduto molto terreno, fino a quotare 2,86 $/kg, contro i 4 $/kg per i peperoni arancioni e gialli. I pomodori turchi hanno quotato 2,25 $/kg, stesso prezzo per quelli marocchini; i pomodori spagnoli hanno spuntato invece un prezzo di 2,65 $/kg.

Pavel Bandurovsky
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