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"CAR: "Niente rincari su frutta e verdura, prezzi stabili o in calo"

Massimo Pallottini (nella foto), amministratore delegato presso il Centro Agroalimentare di Roma (CAR), interviene sulla dinamica dei prezzi nel settore ortofrutticolo: "Sentito il nostro Ufficio Studi – premette il top manager del CAR – si può escludere l'azione di tendenze al rialzo nei prezzi dell'ortofrutta. Tutt'al contrario, in base alle dinamiche dei nostri listini prezzi rilevati quotidianamente dal nostro personale ed esaminati dai nostri esperti, ci risulta una solida stabilità dei prezzi all'ingrosso rispetto ai listini di un anno fa, con il parallelo affermarsi di forti tendenze al ribasso soprattutto di quei prodotti estivi ancora ampiamente disponibili a prezzi sempre più bassi, ancorché di buona e addirittura ottima qualità. Mi riferisco, per esempio, a cocomeri e meloni".

A sostegno della menzionata stabilità dei prezzi orientata al ribasso gioca anche un'ampia disponibilità dei prodotti. "Confortati infatti dai commercianti all'ingrosso che operano nel CAR - continua Pallottini - i nostri esperti ci segnalano che attualmente al CAR non c'è carenza di alcun prodotto di stagione e che non si prevedono fenomeni di sottoproduzione o indisponibilità di nessun prodotto".

C'è un terzo fenomeno in atto, che per Pallottini dovrebbe agire come una specie di calmiere automatico sui prezzi ortofrutticoli della fine di agosto. "Per alcune specialità come l'uva e le pere – spiega l'amministratore delegato della società di gestione Cargest – la stagione produttiva è in anticipo di un mese e più. Questo significa che, a danno soprattutto dei produttori, i consumatori di ritorno dalle vacanze non si troveranno davanti a quei prezzi (talvolta elevati) che le primizie di certi prodotti finiscono più o meno naturalmente per assumere in ragione della forte domanda, delle esigue disponibilità e soprattutto delle limitate quantità di prodotto davvero eccellente".

Se i prezzi all'ingrosso evolvono, dunque, in un senso così favorevole ai consumatori, Pallottini non nasconde qualche problema di qualità. "Soprattutto nelle situazioni di sovrapproduzione – spiega – si può considerare del tutto normale che alcune specialità non raggiungano i livelli qualitativi più alti. Mi riferisco, in questo periodo, soprattutto ad alcune "drupacee" (pesche, o nettarine), che hanno risentito di una "fienagione" imperfetta e ora denotano qualche carenza di gusto".

Fonte: CAR