Maria Concetta Strano
Nei laboratori del CREA OFA di Acireale, un team di ricercatori coordinato dalla dottoressa Maria Concetta Strano sta concentrando la propria attenzione sulla realizzazione di rivestimenti edibili antifungini da applicare su frutti di limone a elevato valore commerciale, sottoposti a frigoconservazione. La ricerca è condotta nell'ambito del progetto 'Top Citrus' e si pone come finalità quella di contrastare il fenomeno della marcescenza. Alcune anticipazioni sulla ricerca in corso erano già state diffuse pubblicamente in occasione di una recente trasmissione televisiva (cfr. FreshPlaza del 6 marzo 2025).
"L'obiettivo, come detto, è quello di contenere lo sviluppo di marciumi e l'insorgenza di alterazioni fisiologiche (fisiopatie da raffreddamento). I formulati da realizzare sono costituiti da sostanze naturali e suddivisi in una componente antifungina, grazie alla presenza di estratti da matrici vegetali, e in una componente polisaccaridica per la presenza di pectine ottenute da scarti di lavorazione delle aziende agrumicole, in un'ottica di economia circolare e sostenibilità ambientale". Così spiega Maria Concetta Strano, coordinatrice scientifica del progetto Top Citrus.
Ricercatori al lavoro
Il gruppo di lavoro costituito dai ricercatori Maria Concetta Strano, Flora Valeria Romeo, Gabriele Ballistreri, dal personale tecnico scientifico Maria Allegra, Salvatore Alessandro, e dai borsisti Fabrizio Confalone e Federica Tilenni Scaglione, ha contribuito in maniera sinergica a una fase iniziale di valutazione di differenti estratti e oli essenziali, mediante prove su substrati artificiali e su frutti infettati artificialmente, al fine di individuare e selezionare le sostanze a maggiore efficacia contenitiva degli agenti patogeni della muffa verde (Penicillium digitatum) e muffa azzurra (P. italicum), considerati la principale causa di perdita di prodotto nella fase di lavorazione postraccolta. Sono, inoltre, state effettuate delle prove preliminari per la realizzazione degli edible coating a base di pectina, nei quali verranno integrati in una fase successiva gli estratti selezionati.
"I frutti rivestiti – specifica la dottoressa Strano - verranno quindi conservati, presso l'azienda partner di progetto Villari Srl, in celle frigorifere a temperatura, umidità e ventilazione controllate, in presenza di ozono gassoso. Durante il periodo di frigoconservazione verrà valutata la qualità del prodotto mediante analisi microbiologiche, chimico-fisiche e nutrizionali, con l'obiettivo di valutare l'efficacia dei rivestimenti edibili antifungini coadiuvati dal trattamento con ozono nel mantenere più a lungo i parametri qualitativi, consentendo l'estensione della shelf-life dei limoni, con la possibilità di ampliarne il calendario di commercializzazione".
Il progetto di ricerca è inserito nella misura 16.1 del PSR della Regione Sicilia. Soddisfazione è stata espressa dagli operatori del comparto, tra cui Salvatore Rapisarda, direttore del Consorzio Euroagrumi Op di Biancavilla (CT).
"Puntiamo molto sull'efficacia di questo progetto - spiega Rapisarda - Mai come in questa campagna abbiamo percepito la necessità di consegnare ai mercati prodotto che garantisca una certa qualità nel post raccolta, per garantire al consumatore e alla grande distribuzione organizzata la tenuta dei frutti. Probabilmente in questa campagna avremmo avuto risultati economici ancora più soddisfacenti per le OP o per i commercianti se le percentuali di prodotto deteriorato si fossero mantenute sotto l'1% come potrebbe essere a seguito di trattamenti con le molecole studiate dai ricercatori del CREA".
"Altrettanto importante - aggiunge il direttore di Euroagrumi - è lo studio sugli effetti delle reti ombreggianti e antigrandine (altra azione Top Citrus) che favoriscono la riduzione dei livelli di insolazione delle piante, portando a un risparmio nel bilancio idrico delle stesse, unitamente alla prevenzione di ferite sui frutti generate dalla grandine.Il progetto prevede anche una azione per la selezione e qualificazione di nuove varietà di pregio di arance pigmentate e di un limone apireno. Certamente non possiamo predire il futuro delle prossime campagne, al momento confidiamo nell'ottima ricerca condotta al CREA OFA di Acireale".
Una chiusura anticipata
In Sicilia, come riferisce il direttore della OP, la campagna agrumi 2024/25 è in chiusura e probabilmente con qualche settimana di anticipo rispetto agli altri anni, a causa di un duplice fattore che attiene sia all'andamento climatico sia al buon andamento commerciale del prodotto che ha trovato collocazione e remunerazione soddisfacente.
Salvatore Rapisarda, direttore del Consorzio Euroagrumi Op di Biancavilla (CT).
"L'andamento della piovosità, se da un lato ha dato respiro all'agricoltura in generale, dall'altro ha generato livelli di umidità relativa che hanno agevolato il proliferare di patogeni fungini responsabili dei processi di deterioramento e marcescenza dei frutti. A farne le spese, gli operatori commerciali che si sono visti 'piovere addosso' contestazioni a causa dell'eccessiva percentuale di marcio che si creava dopo qualche giorno dalle spedizioni".
La presenza di spine in alcune varietà di pregio, come il tarocco Lempso, ha accentuato in maniera esponenziale i problemi di tenuta qualitativa in post-raccolta.
"In una tale situazione sarebbe auspicabile un accordo interprofessionale con l'industria di trasformazione - conclude Rapisarda. Ciò renderebbe alla produzione i prezzi dei derivati maggiormente remunerativi e non altalenanti. Inoltre avremmo maggiore certezza sul reperimento e sui volumi della materia destinata all'industria di trasformazione evitando - tra gli operatori di settore - la competizione reciproca nei momenti in cui il prodotto scarseggia".
Per maggiori informazioni:Euroagrumi O.P
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