"Il calo dei consumi desta preoccupazione, soprattutto perché non sembra essere strettamente legato a fattori economici. È quindi fondamentale interpretare questi segnali, che potrebbero riflettere anche un cambiamento nei gusti dei consumatori, un fattore come noto in continua evoluzione". È quanto dichiara Giovanni Grasso, titolare dell'omonima azienda siciliana, proprietaria del marchio La Zagara. Giovanni prosegue, nel passaggio generazionale, l'attività di esportazione avviata nel 1969 dal padre, Salvatore Grasso.
In foto, Giovanni Grasso
La Zagara vanta anni di esperienza nella produzione di agrumi, uva senza semi e pomodoro ciliegino, con impianti operativi situati tra la Puglia e la Sicilia. Con superfici di circa 400 ettari - la maggior parte dei quali in Sicilia - l'impresa produce agrumi (in particolare arance a polpa rossa), pomodoro ciliegino e uva da tavola. Da anni, l'azienda ha avviato un programma di innovazione varietale e reimpianto dei terreni colpiti drasticamente dal virus della Tristeza (CTV) degli agrumi. Tra i punti di forza c'è la diversificazione varietale, in modo da coprire con un assortimento bilanciato un ampio calendario commerciale che va da dicembre a maggio e che garantisce volumi e continuità alla grande distribuzione.
"Con una produzione ragguardevole - spiega Giovanni Grasso - commercializziamo frutta soprattutto nella grande distribuzione italiana ed estera frutta di stagione. I volumi, si attestano mediamente intorno a 30mila tonnellate tra limoni, arance Tarocco e uva da tavola; con una percentuale in volume più o meno divisa a metà tra le due tipologie di frutta. La diversificazione varietale, come noto in continua evoluzione, ci consente un assortimento dilatato nel tempo con un ampio calendario che, da dicembre a maggio, garantisce volumi e continuità nella fornitura della grande distribuzione organizzata. Abbiamo iniziato con il Tarocco Nocellare, una varietà primizia pigmentata, i cui calibri a causa della siccità sono medio-piccoli".
"In Sicilia paghiamo un conto salato, anche per via dell'assenza delle politiche agricole. Una serie di fattori intrecciati che stanno portando al collasso di un comparto, come quello agrumicolo, che storicamente ha retto l'economia dell'isola, un tempo denominata la Conca D'Oro. Ci si riferiva ai limoni che, maturando tra aprile e maggio, dipingevano di color giallo oro grandi distese di terreni fertili. Poi, purtroppo, sono stati inghiottiti da colate inarrestabili di cemento. Oggi siamo alle prese con la siccità, la mancanza di manodopera, e con un comparto frammentato che non riesce a fare massa critica, pur avendo tra le mani una nicchia di mercato che potrebbe tornare a portare la stessa ricchezza di cui hanno beneficiato i nostri padri, il cui simbolo è l'arancia rossa di Sicilia".
"Sul piano commerciale - sottolinea l'imprenditore - non c'è equilibrio tra offerta e calo dei consumi, anche perché c'è una certa abbondanza di prodotto. La stagione è partita lenta e poi, a causa del clima, gli agrumi sono maturati rapidamente, determinando il problema di doverle raccoglierle rapidamente e, soprattutto, creando difficoltà connesse a un mercato intasato. Insomma il clima è un problema serio: a rallentare le operazioni di raccolta e soprattutto la tenuta dei frutti è intervenuta la pioggia".
"La stragrande maggioranza della produzione aziendale - conclude Giovanni Grasso - è destinata ai mercati esteri, nei canali della grande distribuzione organizzata di quasi tutti i paesi del nord Europa. Abbiamo contatti diretti nella gestione delle forniture, con importanti piattaforme della distribuzione, pertanto negli anni abbiano acquisito una discreta esperienza nel gestire 'gioie e dolori' con i nostri partner commerciali. La Germania è per esempio un mercato notoriamente difficile, che soprattutto in questa fase di crisi segue le oscillazioni economiche, ferme restando le già note dinamiche del primo prezzo. Per fortuna, con la nostra arancia rossa ce la giochiamo meglio, nel senso che riscontriamo meno problemi rispetto alle varietà bionde, il cui mercato è notoriamente in mano agli spagnoli".
Per maggiori informazioni:
La Zagara
Giovanni Grasso S.r.l.
C.da Vignagrande s.n.
Fiumefreddo di Sicilia - 95013 - CT
+39 095 7762652
[email protected]
www.zagara.com