"Lavoro nel settore delle mele dal 2013 e sono molto contenta del mio nuovo incarico. Il progetto mi piace perché è in divenire e per il concept che c'è dietro: offrire un prodotto (tre in realtà) che risponda ai gusti del consumatore sotto un unico brand che sia garanzia di costanza di qualità. È un nuovo inizio in tutti i sensi, per me, ma le radici del progetto sono già ben solide e le prospettive e le potenzialità chiare. A livello personale, lavorare con Marco Rivoira e Gerhard Dichgans, che ho avuto modo di conoscere negli anni trascorsi nel settore è, allo stesso tempo, stimolante e impegnativo. Il team che ha lavorato finora al progetto lo ha fatto in modo compatto e creativo e non vedo l'ora di collaborare con tutti coloro che lo hanno ideato e iniziato a costruire". Così dichiara Giulia Montanaro, direttore generale del network Samboa, alla prima uscita ufficiale in occasione di Fruit Logistica 2025.
Giulia Montanaro, direttore generale del network Samboa
Entrando nel merito del lavoro, la manager dichiara: "Da un lato continuiamo a incontrare nuovi potenziali partner interessati a Samboa in Europa e fuori Europa e parallelamente procediamo con la costruzione di ciò che chiamiamo 'network'. L'obiettivo è principalmente quello di supportare le attività di marketing e di comunicazione dei partner, che avranno ovviamente anche la necessità di coordinarsi sui Paesi target dove, per le vendite, continueranno ad agire invece in autonomia. Il network quindi, oltre allo scambio di dati e informazioni tra i soci, serve principalmente a gestire e coordinare le attività di marketing e comunicazione che attingeranno da un budget che aumenterà di pari passo all'aumento dei volumi prodotti".
Gerard Dichgans (responsabile di progetto globale), Giulia Montanaro (direttore generale del network) e Marco Rivoira (amministratore delegato Rivoira Group).
Il segmento supersweet è quello che interessa al mercato e Samboa rientra perfettamente in questa categoria. Al momento, viste le quantità ancora limitate a disposizione, le vendite avvengono principalmente in Italia e in Spagna, anche se sono stati effettuati dei test in Asia, dove Samboa, con la sua super dolcezza e una shelf life particolarmente lunga, ha ottenuto ottimi riscontri.
Le tre varietà di mele - Luiza, Venice e Isadora - si raccolgono in tre periodi diversi e, rispettando la loro naturale shelf life, finiscono sul mercato in periodi differenti, garantendo al consumatore sempre frutti dalle stesse caratteristiche gustative. Vale a dire dolcezza, croccantezza e succosità - spiega Montanaro. Per il 2025, i volumi previsti sono di circa 7.000 tonnellate, corrispondenti a 300 ettari attivi e altri 200 che verranno impiantati nei prossimi anni, per un totale di 500 ettari in Italia, tra i Gruppi Rivoira e Clementi. Abbiamo inoltre presentato i nostri tre nuovi partner cileni proprio in occasione di Fruit Logistica.
A Berlino presentati i nuovi partner cileni
Marco Rivoira, amministratore delegato del gruppo italiano Rivoira, è stato orgoglioso di presentare a Fruit Logistica i tre nuovi partner cileni che si sono uniti al progetto Samboa: Frusan, Unifrutti Chile e Magna. Ciascuno dei licenziatari cileni ha firmato un contratto per 150 ettari da impiantare nei prossimi anni nella Valle Central con le tre varietà di mele Luiza, Venice e Isadora.
Rivoira ha commentato: "Ci è voluto un po' di tempo per introdurre il materiale di impianto in Cile e per ottenere la certificazione RVP, ma ora siamo pronti per iniziare i primi impianti commerciali nel 2025 e continuare per i prossimi anni". Nei primi giorni di febbraio, i frutti degli alberi sperimentali della varietà Luiza a maturazione precoce stanno mostrando la prima intensa colorazione e saranno pronti per la raccolta in circa due settimane".
Le tre aziende cilene erano rappresentate da Orieta Ramírez, direttore generale di Frusan, Cristián Matte, direttore commerciale di Unifrutti Cile, e Miguel Vial, direttore generale di Magna, che hanno spiegato le ragioni della partecipazione a questo progetto globale.
Miguel Vial ha sottolineato che "il Cile ha avuto anni difficili in cui molti ettari sono stati estirpati e la qualità ha sofferto a causa delle condizioni climatiche più calde nelle tradizionali aree di coltivazione a sud di Santiago, e per questo motivo molti produttori si sono spostati più a sud alla ricerca di condizioni climatiche più fresche per la coltivazione delle mele. Tuttavia, con queste tre varietà, selezionate per affrontare queste sfide, abbiamo una nuova opportunità nelle nostre aree di coltivazione storiche nella Valle Central". Magna è un'azienda familiare fondata nel 1924. Con sede in Cile, l'azienda opera su 1.800 ettari e si concentra sulla produzione di mele, pere e ciliegie. Il suo fatturato ammonta a 70 milioni di dollari.
Orieta Ramírez ha aggiunto: "Siamo rimasti sorpresi dalle prestazioni di queste tre varietà in Italia, dove Rivoira possiede già alcune centinaia di ettari piantati. Ora stiamo osservando anche le prestazioni della Luiza precoce in terza e quarta foglia nelle nostre zone più calde intorno a San Fernando e Curicó, e questo ci ha convinti a partecipare al progetto". Frusan è stata fondata nel 1979, opera in Cile (dove possiede 8.000 ettari) e in Perù (dove possiede 1.000 ettari). È il primo esportatore di mele dal Cile. Esporta oltre 14 milioni di cassette, corrispondenti a 141mila tonnellate di frutta. Il suo fatturato annuo è di 300 milioni di dollari.
Cristián Matte è convinto della strategia globale: "Speriamo che queste 'tre sorelle' diano nuovo impulso nella categoria delle mele, coprendo il segmento supersweet, che è quello che piace di più ai consumatori di tutto il mondo, con un'attenzione particolare ai nostri clienti asiatici". Unifrutti Chile è stata fondata nel 1980 ed è una società del Gruppo Unifrutti, con sede ad Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti). L'azienda opera in Cile, con oltre 6.000 ettari di terreni, e si concentra principalmente sulla produzione di mele, uva da tavola, ciliegie e pere. Il volume totale delle vendite di frutta è di 150mila tonnellate, per un fatturato di 220 milioni di dollari.
Per maggiori informazioni: www.samboa.it