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Giorgio Donnarumma, sales manager della milanese Nuovafrutta

"Mercato della frutta esotica stagnante, qualche segnale positivo dalla papaya"

Il mercato dell'avocado sta attraversando un periodo complicato. La domanda in Europa è attualmente molto bassa, con un gennaio segnato da consumi minimi. "Arriviamo da un mese molto difficile, dopo le festività natalizie. Nel contesto europeo, si registra una scarsità di frutti. La varietà Pinkerton israeliana è quasi assente, mentre l'avocado proveniente dal Marocco mantiene prezzi di acquisto tendenti al ribasso: parliamo di 10 euro al massimo. Anche la Spagna, che inizialmente proponeva quotazioni elevate, sta iniziando a ridurle a causa della concorrenza". È quanto sostiene Giorgio Donnarumma, sales manager della milanese Nuovafrutta.


Avocado Hass marocchino e Hass spagnolo

"Per quanto riguarda l'avocado a buccia verde, il Perù ha iniziato a esportare i suoi primi prodotti – continua Donnarumma – Sebbene Israele disponga di una buona quantità di merce, quest'anno si nota una particolarità: nonostante le tensioni geopolitiche, Israele sta vendendo una notevole quantità di avocado alla Russia. Ciò è sorprendente, dato che la Russia ha legami con nazioni considerate nemiche di Israele. Tale scelta commerciale potrebbe essere motivata da ragioni economiche, visto che la Russia, a causa delle sanzioni internazionali, offre prezzi più alti, rendendo il commercio con tale nazione più vantaggioso per Israele".

Mango
Per quanto riguarda il mango, bisogna fare un distinguo tra i frutti aviotrasportati e quelli trasportati via nave, secondo il grossista. "In Perù, il mango aviotrasportato sta cambiando zona di produzione: si sta passando da Piura a Casma. Il prodotto di Piura ha prezzi leggermente più contenuti, con una qualità che non si mostra sempre al top. Il mango di Casma, invece, già costa molto di suo, perché ha una campagna che dura un po' meno e i frutti si presentano più grandi. La qualità, in questo caso, è ottima", spiega Donnarumma. "Sul mercato perciò si crea un po' di confusione, in quanto l'origine resta sempre il Perù. I prezzi possono oscillare in acquisto dai 28-30 fino ai 32-34 euro: un delta che comunque rischia di essere fuorviante, se non si sta attenti".

A destra: mango aviotrasportato dal Perù

"Dopo un pessimo periodo di novembre e dicembre, in cui i prezzi del mango trasportato via mare hanno raggiunto i 3-4 euro al collo, indipendentemente dalla varietà, c'è stata una pausa di 15-20 giorni nelle spedizioni da Perù e Brasile. Ora il mercato del mango via nave è finalmente tornato a prezzi in acquisto di 7-8 euro. Si guardi ad esempio alla varietà brasiliana Palmer e a quella peruviana Kent".


Mango Palmer brasiliano e Kent peruviano

Lime
"A gennaio, la situazione dei lime è stata davvero difficile, con consumi molto bassi e prezzi in acquisto che hanno oscillato tra i 3 e i 5 euro, a seconda di calibro, colore e provenienza, come Perù o Brasile. Il mercato non sta ancora reagendo e ci sono molte scorte disponibili. Secondo me, la situazione non migliorerà fino a marzo. Attualmente, la maggior parte dei lime proviene dal Brasile, con quantità minori dal Perù e pochissimo prodotto dal Messico. A volte arrivano anche lime da Guatemala e Colombia, ma il Brasile domina il mercato. Penso che per almeno un altro mese la situazione rimarrà difficile", sottolinea il grossista.

Lime brasiliani

Papaya
Il mercato della papaya è stato piuttosto stagnante a gennaio, secondo Donnarumma. "Se si ha un prodotto di alta qualità, la papaya si vende bene. Ho notato un aumento del consumo nelle ultime due settimane, che è un segnale positivo. Tuttavia, è fondamentale avere frutti di alta qualità: gustosi, con il giusto colore e con una buona consistenza. La maggior parte della papaya proviene dal Brasile. In sintesi, la qualità è fondamentale per distinguersi in un mercato altrimenti stabile, e senza grandi variazioni di prezzo".


Papaya Formosa brasiliana

Zenzero
Il mercato dello zenzero sta attraversando un periodo di transizione. "Sono ancora presenti le scorte finali della stagione brasiliana, che solitamente termina a giugno-luglio. La qualità di tale zenzero è ormai scadente, poiché si tratta di prodotto immagazzinato. Molti stanno cercando di spostarsi verso la nuova stagione cinese, nonostante i primi lotti non siano stati di ottima qualità – riferisce Donnarumma – Attualmente, i prezzi in acquisto dello zenzero cinese si aggirano intorno a 1.900 dollari per tonnellata, pari a circa 2 euro/kg. Una cassa da 10 kg di zenzero cinese costa in acquisto circa 20 euro e viene venduto a 24-25. In confronto, una cassa da 13 kg di zenzero brasiliano costa 27-28 euro, ma essendo di vecchia stagione, la qualità è inferiore, spesso fibroso e poco gustoso".

"Personalmente, sto puntando sullo zenzero secco cinese di nuova stagione, con prezzi in acquisto tra 2,40 e 2,50 euro/kg, che considero ragionevoli per il mercato attuale. Sto cercando di convincere i clienti a passare al prodotto cinese, anche se a breve potremmo iniziare a vedere zenzero brasiliano fresco, il cosiddetto young ginger, trasportato per via aerea. Tale prodotto giovane ha una durata di conservazione molto breve, di circa 10 giorni".

Zenzero brasiliano e cinese

"Per chi non vuole lo zenzero cinese, l'alternativa è quello brasiliano aviotrasportato, con costi in acquisto elevati che arrivano a circa 3 euro/kg, considerando tutte le spese. Lo zenzero thailandese non sarà disponibile fino a marzo, quindi le opzioni sono limitate. Ci sono ancora alcuni lotti di zenzero peruviano in circolazione, ma la sua presenza sul mercato europeo è stata scarsa, quest'anno", conclude Donnarumma.

Foto articolo fornite da Giorgio Donnarumma

Per maggiori informazioni:
Nuovafrutta
Via Cesare Lombroso 54
20137 Milano - Italy
[email protected]