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Raccolta meccanizzata delle mandorle: l'esperienza di un produttore

La raccolta meccanizzata nei mandorleti ad alta densità d'impianto è diventata una pratica ormai diffusa anche in Italia, ma soprattutto occasione di sperimentazioni per testare ogni anno nuovi sistemi, paragonandone praticità, velocità ed efficacia. Sistemi che limitano la crescente problematica della carenza di manodopera. Scavallatrici, scuotitrici, spazzolatrici e altri moderni macchinari hanno dunque sostituito centinaia di lavoratori che, muniti di scuotitori a spalla e reti, svolgevano tali operazioni ritenute lunghe, costose e faticose.

Il mandorlicoltore viterbese Fabio Mariotti ha stavolta sperimentato un'altra macchina con il doppio piano inclinato, capace di scuotere le piante e far cadere su un secondo attrezzo i frutti, senza farli cadere a terra.

"Sono sempre stato affascinato dall'innovazione e dalla tecnologia applicate in agricoltura. La raccolta è terminata da poche ore sia negli impianti più giovani sia in quelli meno recenti delle cultivar di Lauranne, Makako e Penta. Per le piante al sesto anno dalla messa a dimora, le rese ottenute sono state 5,5 t/ettaro rispetto alle 4,5 della passata stagione".

"Ho utilizzato una macchina vibrante semovente continuativa con doppio piano inclinato, la quale mi ha permesso di raccogliere su una superficie fino a 1,5 ettaro/giorno, avvalendomi soltanto di due collaboratori; un operaio conduceva l'unità vibrante con le 4 ruote motrici e scuotitore al tronco, mentre l'altro veniva impegnato sulla parte ricevente, dotata invece di paratia mobile idraulica, nastro trasportatore, elevatore, defogliatore e porta bins. Per ogni pianta cadeva sul terreno soltanto qualche decina di mandorle. L'intero lavoro è terminato in pochissimo tempo".

Finora sono tre le modalità di raccolta sperimentate dall'imprenditore Mariotti: "Il primo anno, quando ancora i quantitativi risultavano limitati, ho utilizzato reti e scuotitori manuali; allora impiegammo circa un mese per 10 ettari. Nella stagione successiva ho optato invece per la semovente progettata per la raccolta delle nocciole, che mi ha permesso di raccogliere sui miei 15 ettari di mandorleti in soli 7 giorni: un sistema molto valido, malgrado l'eccessiva polvere provocata dalla spazzolatrice e la difficoltà nel riuscire a separare in modo ideale sassi e altri oggetti dal terreno. Sono soddisfatto dei risultati in campo ottenuti: quando si applicano tecniche agronomiche moderne, si prevede una costante assistenza tecnica, si fornisce alla pianta un buon apporto idrico e si attua un'ottimale gestione della chioma, è difficile che le cose possano andare male".

Per maggiori informazioni:
Fabio Mariotti
+39 328 383 8934