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Intervento di Danilo Tamisari, presidente sezione Frutticola Confagricoltura Emilia Romagna

"Divieto di vendere sottocosto: estenderlo anche ai soci delle Op"

Il 13 giugno, presso la Fondazione Navarra di Ferrara il CSO, presieduto da Paolo Bruni, ha organizzato un incontro sulla riorganizzazione e il rilancio della pericoltura (cfr. Freshplaza del 14/06/2024) In tale occasione, come relatori, erano presenti "UNAPera" con le rappresentanze di varie OP socie, le organizzazioni professionali e l'Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi.

"Degni di nota - spiega Danilo Tamisari, presidente sezione frutticola Confagricoltura Emilia-Romagna Confagricoltura - sono stati gli interventi tecnici di Michele Mariani (cfr. Freshplaza del 21/06/2024) e Stefano Foschi (cfr. Freshplaza del 19/06/2024), rispettivamente tecnico della Fondazione e coordinatore della ricerca di UNAPera, volti a trovare soluzioni che portino a una produttività costante e continuativa degli impianti di pere. In seguito, nell'esposizione di Elisa Macchi (direttrice CSO) si evidenza come negli ultimi anni il comparto della pera, in termini di estensione, abbia perso circa il 40% delle superfici dedicate nella sola Regione Emilia-Romagna, che è la più rappresentativa a livello nazionale per questa coltura".

Danilo Tamisari

"A mio parere - prosegue Tamisari - la tematica più interessante che è stata affrontata nel convegno (e che sta caratterizzando anche altri incontri e convegni sulla frutticoltura, come, ad esempio, il Macfrut di Rimini) è la questione che riguarda il riconoscimento del giusto prezzo o costo di produzione al frutticoltore, requisito essenziale e inderogabile per poter fare impresa e continuare a investire nel settore".

"Nei propri interventi, i rappresentati di UnaPera hanno esplicitamente qualificato come obiettivo prioritario il riconoscimento dei costi di produzione ai propri soci e ciò rappresenta un deciso cambio di passo nel settore ortofrutticolo. Tale aspetto è già (purtroppo solo parzialmente) previsto dal Decreto Legislativo 198 del 8 novembre 2021, che recepisce la c.d. Direttiva UE sulle pratiche sleali".

Nell'intervento dell'Assessore Mammi è stato infatti ribadito che per il rilancio e la crescita del comparto è necessaria una più equa ridistribuzione dei valori lungo la filiera per arrivare almeno a riconoscere i costi di produzione agli agricoltori. A tal proposito, risulta ormai pleonastico segnalare che sarebbe opportuno estendere le tutele del D.Lgs. 198/2021 (tra cui ricordiamo il divieto di vendita sottocosto) a tutti i soci di cooperative e Op in relazione ai conferimenti effettuati.

"Infatti, così facendo, Cooperative e OP si troveranno a qualificarsi al pari degli altri operatori della filiera agricola, senza più dover sopportare il grave vulnus dovuto alla mancata possibilità di opporre ai propri clienti il giusto prezzo che remunera il lavoro dei propri soci. A questo proposito, stiamo osservando che, parallelamente, tutta la politica, specialmente a livello centrale, si sta attivando per trovare le soluzioni giuste per arrivare a questo obiettivo. Il Ministero dell'Agricoltura (MASAF) ha già provveduto a effettuare considerevoli stanziamenti a favore di ISMEA, al fine di supportare la genesi e l'implementazione di un procedimento che possa "certificare" a livello nazionale i costi medi di produzione delle varie culture".

Conclude Tamisari: "In aggiunta a ciò, si segnala infine che le Commissioni Agricoltura di Camera e Senato stanno lavorando per arrivare a una congrua modifica del D. Lgs. 198/2021, con l'obiettivo di arrivare a una tutela dei produttori da una parte e dei consumatori finali dall'altra".