"È da poco entrata nel vivo la campagna delle drupacee siciliane degli areali dell'entroterra, che è iniziata da qualche settimana con le albicocche. Il periodo centrale della produzione si avrà non prima di metà mese inoltrata, ma si avvertono i primi sentori commerciali che indicano una stagione produttiva buona, in concomitanza con una campagna commerciale non troppo spinta, almeno fin qui!" È questo il quadro descritto da Salvatore Lodico, esperto del comparto frutticolo, che da anni opera sui principali mercati internazionali.
Salvatore Lodico
"Quest'anno, fin da subito si è avvertita la presenza della concorrenza spagnola – dice ancora l'imprenditore - Le albicocche iberiche sono di buon aspetto e lavorate bene, anche se, a differenza delle nostre, lasciano a desiderare sul piano del gusto. Il divario sarà ancora più percettibile nelle prossime settimane, quando le caratteristiche organolettiche dei nostri frutti si manifesteranno a pieno. Appena terminate le varietà precoci, andremo avanti per tutta l'estate con quelle medio tardive, che segnano il massimo della qualità produttiva per sapore e consistenza, al momento si registrano prezzi che vanno da 50 a 70 centesimi di euro al chilo, a seconda delle partite".
Pesche della varietà Tard Red in fase di maturazione, che saranno pronte entro la prima decade di settembre.
"Diverso l'andamento per pesche e nettarine – rivela Lodico – perché, quantomeno nei nostri areali di Canicattì, siamo solo alla fase iniziale della maturazione dei frutti. Abbiamo effettuato i primi stacchi con calibri discretamente soddisfacenti che vanno da A ad AA. In generale non penso che andremo oltre a questi standard che sono comunque accettabili e soprattutto non determinano il gusto che, fin dalle prime raccolte, si conferma in linea con la nostra migliore tradizione".
Pesche della varietà Royal Sweet in piena fase di raccolta ad agosto
"Se per la commercializzazione di pesche e nettarine medio-precoci siamo un riferimento di assoluta certezza qualitativa – riferisce l'intervistato - A fare la differenza sono le nostre varietà tardive, che si inoltrano fino a ottobre. Qui si gioca sul vuoto produttivo di altri areali che coincide con l'espressione massima del sapore, in particolare delle pesche. Al momento, i prezzi non sono ben definiti perché la disponibilità di prodotto è esigua. Entreremo nel vivo della campagna a luglio, e sarà quello il momento di parlare di prezzi. Per il momento c'è molta euforia alla produzione e siamo lontani dall'avere quotazioni cristallizzate".