"A eccezione dei costi della manodopera, che risulta difficile da reperire nonostante i prezzi elevati che la caratterizzano, i costi dei trasformati di pomodoro si sono ridotti anche a seguito di un calo della domanda. Le minori spese energetiche e della banda stagnata dalla prossima campagna commerciale porteranno a una flessione per i derivati di pomodoro". Così Giuseppe Torrente, titolare de La Torrente, azienda specializzata nel segmento del pomodoro trasformato, con sede in Campania.
"La nota negativa è che i prezzi del pomodoro che abbiamo in magazzino - che derivano dalla precedente campagna produttiva - si sono adeguati ai prezzi di oggi che, di fatto, sono più bassi mediamente del 15%. Disponiamo di congrue riserve di pomodoro perché abbiamo da rifornire il canale retail, garantendo qualità e continuità".
Filippo Torrente e la moglie Lia Ruocco ad accogliere i clienti a Cibus Parma 2024. La Torrente trasforma pomodoro 100% campano in sughi, pelati e passate e conserve di orticole tipicamente campane.
La Torrente è una delle più grandi industrie conserviere del Sud Italia, il cui marchio identifica un'ampia gamma di trasformati di pomodoro 100% italiano, ottenuti sia da agricoltura biologica che convenzionale. Sono circa 80 le referenze di pomodoro, proposte in varie lavorazioni e formati, tra pomodorini interi, pelati, passata e a filetti, sughi pronti nei gusti della tradizione mediterranea, e una linea premium dedicata agli specializzati di alta gamma. Tali referenze sono ottenute attraverso la trasformazione di oltre 10 varietà di pomodoro, tra cui il rosso lungo e tondo, i pomodorini gialli, San Marzano dell'agro sarnese nocerino, Pomodorino del Piennolo del Vesuvio, il corbarino, i pomodorini di collina.
"Per il pomodoro da industria prodotto nel bacino del centro-sud Italia - spiega Filippo Torrente - ancora non è stato raggiunto l'accordo quadro sul prezzo tra la parte agricola e quella industriale. In settimana sono previste riunioni di categoria. La parte industriale ha proposto alla parte agricola 14,50 euro/ton per il tondo e 15 euro/ton per il lungo. Per il pomodoro biologico vengono riconosciute maggiorazioni pari a 0,30 euro/ton. Alla produzione, soprattutto nell'areale a ridosso di Caserta, in Campania, i volumi ci sono con caratteristiche di qualità notevoli che fanno capo all'esperienza dei singoli produttori".
A causa della carenza di risorsa idrica per la campagna 2024, si stima una riduzione delle superfici destinate a pomodoro da industria nella provincia di Foggia, areale del sud Italia che detiene il primato nazionale per ettari coltivati, con circa 17mila ettari investiti.
La Torrente realizza l'85% del suo fatturato sul mercato italiano; per quanto riguarda l'export, il marchio è presente in Spagna, Regno Unito, Belgio, Svezia, Stati Uniti, Canada, Giappone e India. L'azienda è dotata delle certificazioni più accreditate a livello internazionale e dispone di uno stabilimento di 15.000 metri quadri, 4 linee di produzione e due stabilimenti per lo stoccaggio dei prodotti di circa 80.000 metri quadri. Tra i progetti in fase di realizzazione entro il 2024, c'è l'inaugurazione del nuovo stabilimento di 34mila mq, di cui 16mila mq coperti. L'obiettivo è potenziare la capacità produttiva, con volumi che si attestano oltre le centomila tonnellate di pomodoro trasformato.
Per maggiori informazioni
La Torrente Srl
Via Paludicella, 23
80057 S. Antonio Abate (NA) - Italy
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