"Al momento, la provenienza principale delle nostre pesche e nettarine è la Puglia, zona Cerignola, insieme all'Emilia Romagna. Il maltempo delle scorse settimane ha ridotto di circa 3000 tonnellate la produzione romagnola". Lo afferma Ernesto Fornari, direttore del Gruppo Apofruit, facendo una panoramica su pesche e nettarine.
Ernesto Fornari
"La produzione è, mediamente, in anticipo di 10-12 giorni. Questo sta comportando una diminuzione della media dei calibri e, forse anche per questo, i prezzi non sono elevatissimi, ma comunque nella media. Le rese sono, attualmente, inferiori del 20% proprio a causa dei calibri ridotti".
"L'anticipo rischia inoltre di scombinare i piani di certe catene della Gdo che lavorano più in base al calendario dell'anno precedente che non sulla realtà odierna. Invece, nel settore agricolo, occorrerebbe sempre guardare fuori dalla finestra per dare un'occhiata al meteo e confrontarsi poi con gli operatori che ogni giorno sono sul campo".
Dalla prossima settimana però le previsioni danno un aumento dei calibri e quindi delle rese. "L'attuale richiesta da parte di supermercati e mercati è nella norma, senza grossi slanci. Non vi è stoccaggio di prodotto, per cui si procede senza troppi intoppi", precisa Fornari.
Un articolo la cui domanda risulta invece in crescita è l'albicocca. "Sono in aumento le richieste di albicocche, e noi riusciamo a soddisfare tutte".
Tornando agli eventi meteo delle scorse settimane, Fornari sottolinea che "la protezione dei frutteti con impianti risulta determinante per salvare il raccolto. Grazie alle iniziative portate avanti dalla nostra Cooperativa, per chi intende installare coperture di protezione sono disponibili contributi OCM fino al 60% per abbattere i costi dell'investimento. Purtroppo, solo il 30% dei nostri impianti frutticoli risulta coperto. Dobbiamo puntare, già nel breve termine, a incrementare notevolmente questa percentuale, unica opzione spesso decisiva".
Per maggiori informazioni
www.apofruit.it