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Ismea-Italmercati, Rapporto 2024 sull'andamento dei mercati all'ingrosso

In Italia operano 137 strutture, un numero sei volte superiore a quello di Spagna e Francia

"Durante la pandemia, tre reti principali hanno salvato l'Italia, non smettendo mai di lavorare: il mondo industriale; la Grande distribuzione organizzata; i mercati generali. Questo ci fa riflettere sulla strategicità dei sistemi, che non sempre è stata compresa e valorizzata. Durante la crisi Covid-19 queste reti, a differenza di altre, non hanno inserito la segreteria telefonica". Così Renato Brunetta, presidente del Cnel-Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, nel corso della presentazione del Rapporto 2024 sull'andamento dei mercati all'ingrosso nella filiera, a cura di Italmercati e Ismea, tenutasi ieri a Roma.

"Chi ha una rete, ha un tesoro. E chi ha una rete di reti ha quindi a sua disposizione un tesoro all'ennesima potenza. L'organizzazione di rete è la carta vincente - ha continuato Brunetta - In altri momenti storici era prevalente la verticalizzazione, mentre ora è la rete l'interlocutore fondamentale di tutti i processi economici e sociali. Ma come valorizzarla ulteriormente, di fronte alle transizioni in atto?".

Parlando a Italmercati, Brunetta ha sottolineato: "Chi ha una rete come la vostra, la rete dei mercati all'ingrosso, ha il dovere di pensare al futuro, assumendo altri compiti e altri ruoli, come quello dell'integrazione con il mondo della Grande distribuzione. Un'integrazione che già c'è, ma che potrebbe approfondirsi e avvenire ancora meglio, anche coinvolgendo la dimensione finanziaria. La complessità della rete dei mercati all'ingrosso va valorizzata, anche attribuendole un ruolo sociale. Penso ad esempio al tema della desertificazione dei servizi nei territori e al tema della rigenerazione urbana. Inoltre, i mercati all'ingrosso devono avere una funzione educativa: sta cambiando, infatti, la percezione del cibo, del consumo e degli stili di vita".

Sulla riorganizzazione dei sistemi, ha invece posto l'attenzione il ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, in un videomessaggio. "Il dialogo con i mercati, le loro rappresentanze, è sempre aperto per individuare le migliori soluzioni possibili. Inoltre, nel decreto agricoltura è stato rafforzato il contrasto alle pratiche commerciali sleali nei mercati all'ingrosso, abbiamo potenziato i controlli dell'Ispettorato e incrementato le risorse di Ismea per sviluppare ulteriormente i sistemi informatici a disposizione. L'obiettivo è sostenere la trasparenza e garantire un'equa distribuzione all'interno della filiera, con rapporti tra imprese e acquirenti che abbiano rispetto per ogni anello della catena senza abusi di posizione dominante".

"La frammentazione del settore dei mercati all'ingrosso italiani ha portato molte di queste strutture a perdere rilevanza e strategicità per il Paese e ha fatto perdere la visione d'insieme del settore - ha dichiarato il presidente di Italmercati Fabio Massimo Pallottini - La rete di Italmercati nasce proprio dalla sentita esigenza di porre rimedio a tale frammentazione, per fare sistema e lavorare in sinergia con medesime caratteristiche e visione futura. La nostra proposta cerca di individuare un numero, magari ridotto, di mercati strategici che garantiscano un sistema più efficace ed efficiente, non tralasciando i principali requisiti alla base di queste strutture: garantire ai consumatori servizi di tracciabilità e sicurezza alimentare".

La proposta illustrata da Pallottini, già pronta per essere implementata e condivisa con le Istituzioni e, in particolar modo, con il MASAF prevede di:

  • creare un network con cui condividere le politiche di settore, sia a livello regionale che nazionale, che possa accedere a linee di finanziamento che ne garantiscano l'evoluzione, sia delle strutture stesse che di chi ne opera all'interno;
  • rafforzare il ruolo dei mercati come operatori della filiera, aumentando il coinvolgimento e l'integrazione nel sistema della Grande distribuzione organizzata e la loro collaborazione con le Organizzazioni di produttori;
  • aprire un tavolo di lavoro sulla logistica;
  • potenziare il settore ittico in sofferenza dal momento che, a differenza di altri Paesi europei, il legame tra mercati all'Ingrosso e il mondo della pesca in Italia risulta inefficiente.


(Foto: cnel.it)

Il Rapporto 2024
Il sistema italiano dei mercati all'ingrosso è una realtà molto composita e frammentata, dove alla maggiore densità di strutture rispetto ai partner europei corrisponde un giro d'affari più contenuto, ma con un potenziale ruolo cruciale nel favorire un riequilibrio nella distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare. In Italia operano 137 strutture (numero sei volte superiore a quello di Spagna e Francia) da cui transita circa il 50% dell'offerta ortofrutticola complessiva.

Lo studio di Ismea presso il network di Italmercati, costituito da una rete di 22 strutture, distribuite in 14 regioni italiane, quantifica un giro d'affari di 115 milioni di euro, un valore che raggiunge la ragguardevole cifra di 11 miliardi se si considerano anche le attività delle 4.000 realtà economiche operative nei mercati, tra distributori, aziende agricole, bar, ristoranti, facility provider e servizi accessori, con il coinvolgimento quotidiano di 26.000 addetti.

Maria Chiara Zaganelli e Maria Nocera, rispettivamente direttore generale e responsabile analisi settoriali e di filiera di Ismea, hanno illustrato i risultati dell'attività di analisi svolta con l'obiettivo di fotografare il sistema dei mercati all'ingrosso in Italia, analizzare le funzioni svolte e le relazioni con gli agricoltori, per stimolare una riflessione sulle prospettive future, anche alla luce dei rilevanti investimenti, resi possibili dal PNRR.

"In una congiuntura difficile per le imprese, con ricadute soprattutto sulla tenuta dei redditi, schiacciati dagli alti costi di produzione - ha commentato Zaganelli - i mercati all'ingrosso possono assumere un importante ruolo di stimolo per favorire un processo virtuoso, indirizzato a una più equa ripartizione del valore lungo la filiera e meno penalizzante per le imprese agricole, l'anello strutturalmente più debole. Su questo fronte la nostra indagine ha messo in evidenza i fattori di criticità che non consentono di garantire la presenza diretta degli agricoltori nei mercati all'ingrosso. Rispetto a questa esigenza i mercati potrebbero fornire servizi di supporto e di facilitazione ai piccoli produttori, anche con una diversa programmazione degli orari di apertura, un aspetto, quest'ultimo, segnalato anche da altri operatori".

L'indagine evidenzia il valore strategico della posizione delle strutture di Italmercati, situate vicino a snodi logistici cruciali come svincoli autostradali, aeroporti, scali ferroviari merci e porti commerciali. Questo aspetto favorisce il legame con le produzioni locali, soprattutto in aree di riconosciuta qualità agroalimentare. La maggior parte dei prodotti trattati proviene da zone entro i 100 km, a eccezione delle carni, che sono in gran parte importate.

Le strutture si distinguono anche per il loro impegno nella sostenibilità, con il 60% che investe in energia rinnovabile, mirando a coprire quasi metà del proprio fabbisogno energetico entro il 2026. Inoltre, combattono lo spreco alimentare attraverso il recupero di prodotti invenduti. I principali clienti dei mercati sono i dettaglianti tradizionali, seguiti dai retailer della distribuzione moderna e dai mercati rionali, con una presenza significativa anche di intermediari, esportatori e operatori Horeca, in particolare ristoratori.


(Foto: cnel.it)

Nella tavola rotonda "Riforma dei Mercati e ruolo nella nuova PAC", moderata dalla direttrice della Rivista Formiche Flavia Giacobbe, si sono confrontati alcuni dei protagonisti della filiera agroalimentare: l'europarlamentare Paolo De Castro; Valentino Di Pisa, presidente Fedagromercati; Cristiano Fini, presidente Cia-Agricoltori Italiani; Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura; Ettore Prandini, presidente Coldiretti; Paolo Cetorelli, presidente Esd Italia.

All'evento è intervenuto anche il presidente dell'Ice Matteo Zoppas, mentre le conclusioni sono state affidate al capo di gabinetto del ministero dell'agricoltura Raffaele Borriello.