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I volumi di clementine e mandarini cileni sono diminuiti a causa della carenza d'acqua

Nella principale regione di coltivazione cilena di clementine, l'area di Ovalle-Vicuña (regione di Coquimbo), la carenza d'acqua sta portando a una riduzione dei volumi del 30% nella stagione 2024. "Anche i produttori che nei loro frutteti hanno accesso all'acqua, stanno affrontando sfide significative che rendono incerti i risultati in termini di qualità e calibro", afferma Gonzalo Aguirre, direttore generale della WHM Fresh in Cile.


Matias Gonzalez, amministratore delegato della WHM Fresh, controlla la frutta all'arrivo nei Paesi Bassi, prima di consegnarla ai clienti.

"La mancanza di acqua nei periodi critici di coltivazione ha diminuito il potenziale della zona di Ovalle-Vicuña, facendo sì che molti campi abbiano difficoltà a produrre per l'esportazione e che quelli che attualmente dispongono di acqua non siano sicuri di ottenere un prodotto di qualità per l'esportazione. In tal senso, il volume stimato di clementine registrerà un calo del 30% rispetto allo scorso anno. Il 70% delle clementine viene prodotto nella regione di Coquimbo, dove in alcuni campi non sono riusciti a esportare sia a causa della mancanza di calibri che della bassa percentuale di succo, tutti problemi derivanti dalla carenza d'acqua. Dalla settimana 19, il Cile ha esportato 3.885 tonnellate, ovvero il 35% in meno rispetto all'anno scorso", afferma Aguirre.

Riduzione meno decisa per i mandarini
Per i mandarini la situazione è diversa e il calo è meno preoccupante. "La produzione di mandarini è distribuita tra le regioni IV, V e VI, oltre ai campi che stanno entrando in produzione, pertanto il calo di volume previsto è del 10% rispetto all'anno precedente. La situazione nel Nord è simile per le clementine: si registra una percentuale significativa dei calibri 4 e 5. Per la zona centro-meridionale non si sono registrate restrizioni idriche, ma le basse temperature registrate (-3 °C) hanno provocato danni da gelo con conseguente perdita di succo interno, impedendone l'esportazione. Non è ancora possibile fare una stima dei volumi interessati, dato che i danni non sono visibili e i rischi di questi eventi continueranno fino all'inizio della raccolta, a fine luglio-inizio agosto, per i settori più precoci. Sono stati segnalati alcuni danni alla buccia nella regione V, attribuibili all'elevata umidità relativa, dopo le piogge delle ultime settimane. Sarà necessario monitorare i danni per vederne l'evoluzione e l'estensione, e calcolare l'eventuale impatto sul volume nazionale".

Stati Uniti come mercato principale
Aguirre afferma che il principale mercato agrumicolo è rappresentato dagli Stati Uniti, dove il Cile si sta impegnando per adottare l'approccio sistemico. "Il mercato naturale per le clementine e i mandarini cileni è quello americano, che rappresenta oltre il 95% delle esportazioni verso questa destinazione. Esportiamo anche in Europa e nel Regno Unito, soprattutto mandarini, ma la forte concorrenza con il Sudafrica ci spinge a concentrarci sul mercato americano. Il lavoro svolto come industria per implementare l'approccio sistemico per il mercato americano sarà un ottimo passo avanti che ci permetterà di arrivare a destinazione con un prodotto più fresco, garantendo una migliore durata di conservazione post-raccolta ed evitando la congestione nei porti di ingresso. La richiesta di mandarini è elevata, perché il frutto ha un ottimo rapporto zuccheri/acidi, un colore intenso e una buona durata post-raccolta, che ci differenzia dalla concorrenza. Inoltre, la finestra di produzione ci consente di raccogliere fino a fine settembre o addirittura la prima settimana di ottobre, con un occhio però alla California per evitare di trovarci sul mercato quando arriveranno le loro produzioni".


Il team della WHM nella loro azienda agricola, Agricola León.

Secondo Aguirre, alla WHM Fresh l'attenzione è rivolta principalmente alla parte finale della campagna, così come per il raccolto principale di uva da tavola. "È simile a ciò che facciamo con la qualità dell'uva e il sapore dei prodotti. La campagna presenta delle sfide nell'area di produzione che mettono sotto pressione il settore commerciale per ottenere prezzi migliori. La GSA si basa sulla produzione, esportazione e commercializzazione di uva da tavola. La crescita è stata accompagnata da nuovi produttori, oltre a quella propria. La determinazione del team e dei partner commerciali ci ha portato a diversificare il nostro portafoglio con mandarini e ciliegie, rispettivamente per i mercati statunitense e cinese", conclude Aguirre.

Per maggiori informazioni:
Gonzalo Aguirre
WHM Fresh
+569 7977 0128
[email protected]
www.whmfresh.com

Data di pubblicazione: