Lunedì 3 giugno 2024, a una settimana dalle elezioni europee, gli agricoltori si mobilitano di nuovo. Migliaia di agricoltori francesi e, soprattutto, spagnoli hanno deciso di unire le forze al confine per bloccare le strade lungo i Pirenei. A essere maggiormente interessati i Pirenei orientali. A cosa mirano gli agricoltori? Energia e clausole quadro. I blocchi sono iniziati ieri mattina alle 10 e dovrebbero durare 24 ore.
A differenza delle precedenti proteste, questa è stata organizzata da gruppi agricoli indipendenti piuttosto che dai tradizionali sindacati (vedi post su X).
Particolarmente colpiti i Pirenei orientali
Otto punti di attraversamento tra Spagna e Francia sono bloccati. "A causa di manifestazioni di agricoltori francesi e spagnoli nelle aree transfrontaliere delle autostrade A63 e A9 della rete Vinci Autoroutes, si registrano forti disagi in questi settori. Dalle 9.47, l'autostrada A9 è stata chiusa ai veicoli leggeri in entrambe le direzioni tra gli svincoli di Leucate (n. 41) e Le Boulou (n. 43), con i mezzi pesanti parcheggiati su questo tratto. Misure di gestione del traffico sono state attuate anche sulla A63, dove è aperta una sola corsia al casello di Biriatou", spiegano da Vinci Autoroutes.
Blocchi sono in corso anche sulla A9 a Le Perthus, sulla D66 a Bourg-Madame nei Pirenei orientali (66), sulla N125 nella Haute-Garonne (31) e sulla D173 negli Alti Pirenei (65). Nella zona sud-occidentale sono in corso interventi anche sulla A63 a Biriatou. Sull'autostrada A9 sono state adottate misure, con l'interruzione del traffico sulla A9 tra Leucate e Le Boulou.
Interpellati ieri mattina, la maggior parte degli operatori di Saint-Charles sembra aver anticipato la situazione già giovedì scorso, ma potrebbero comunque verificarsi ritardi nelle consegne di alcuni prodotti.