La mission di Bonduelle è ispirare la transizione verso una dieta ricca di vegetali per contribuire al benessere delle persone e della salute del pianeta. Grazie alla conoscenza nel campo agroalimentare e alla ricerca, l'azienda si impegna a promuovere un'alimentazione sana ed equilibrata. Bonduelle lavora infatti per sviluppare una produzione agricola che rispetti il territorio e le persone, sostenendo un'agricoltura ecologica efficiente, intelligente e solidale, fortemente orientata al futuro e innovando ogni giorno dal campo al piatto per creare un futuro migliore attraverso le verdure.
Grazie alla continua innovazione, Bonduelle diversifica le sue coltivazioni e i suoi prodotti al fine di raggiungere una crescita armoniosa e varia, in linea con gli impegni e gli obiettivi commerciali: oltre 500 varietà di verdure sono presenti nelle gamme Bonduelle, suddivise in quattro tecnologie: conserve, fresco, surgelati e piatti pronti al consumo.
In quest'ottica, la quasi totalità degli agricoltori Bonduelle italiani, destinati a diventare il 100% nel 2025, sono certificati LEAF (Linking Environment And Farming Marque) e promuovono un'agricoltura sostenibile grazie all'uso di nuove tecnologie: macchine agricole con videocamere, sensori, deterrenti per insetti infestanti, macchine agricole elettriche e pannelli solari. Inoltre, entro il 2030 l'80% degli agricoltori che collaborano con Bonduelle sarà impegnato nell'agricoltura rigenerativa, ovvero quell'insieme di pratiche che intendono promuovere ecosistemi sani, utilizzando principi agronomici.
Queste pratiche vengono adottate per conservare la ricchezza del terreno e ripristinare la salute del suolo, proteggere la biodiversità ed evitare lo spreco di risorse naturali. Attraverso l'agricoltura rigenerativa è infatti possibile aumentare la salute e la fertilità del suolo, contribuire alla biodiversità e combattere il cambiamento climatico con una particolare attenzione e rispetto degli insetti impollinatori.
Privilegiare alimenti provenienti da agricoltura rigenerativa, che attua pratiche agricole virtuose come la limitazione dell'uso di fertilizzanti azotati, di pesticidi e di lavorazioni del terreno, non solo riduce le emissioni di gas serra, ma favorisce anche lo stoccaggio di carbonio nel suolo e nelle piante.
Insieme ai propri partner, il Gruppo Bonduelle sta infatti implementando soluzioni per aumentare il sequestro di carbonio nel suolo e per ridurre le emissioni di gas serra nei campi, come ad esempio la regolazione della concimazione azotata mediante misurazioni ripetute nel corso dell'annata agraria, il monitoraggio della quantità di azoto minerale applicata per ettaro e per coltura, con l'obiettivo di ridurne la quantità del 30% entro il 2035, la coltivazione di legumi come colture principali o di copertura così da fissare l'azoto nel suolo e l'utilizzo di compost organico (di origine vegetale, animale o mista) al posto di azoto minerale.
L'agricoltura rigenerativa consente così una collaborazione a lungo termine con i partner coltivatori per limitare il loro rischio finanziario, per condividere le conoscenze e promuovere la formazione in agricoltura, permettendo allo stesso tempo ai consumatori di mangiare alimenti che contribuiscono alla loro salute perché contengono meno residui di pesticidi. Entro il 2030, il 100% degli esperti agroalimentari di Bonduelle avrà ricevuto una formazione annuale per facilitare la transizione verso l'agricoltura rigenerativa e il 100% della superficie coltivata utilizzerà un piano di difesa per la protezione degli insetti impollinatori. Grazie a queste buone pratiche, la previsione è di ridurre del 30% le emissioni di gas serra Scope 3 
entro il 2035.
Per maggiori informazioni:
www.bonduelle.it