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CSO Italy

Calo delle superfici destinate alla produzione di pesche e nettarine in Europa

Sono state recentemente diffuse le prime stime Europech relative alla produzione 2024 di pesche e nettarine in Europa.

Di fatto, escludendo limitati episodi di gelo, allo stato attuale non sono stati evidenziati particolari problemi climatici che possano significativamente limitare la produttività 2024 nei diversi Paesi. Anche la siccità, inizialmente riscontrata in alcune regioni di Francia e Spagna dovrebbe essere una problematica recentemente scongiurata. Segnalate alcune grandinate localizzate.

Un altro aspetto che accomuna la maggior parte di principali bacini di produzione in Europa è il calo delle superfici a livello generale, in particolare sulle pesche mentre le nettarine sembrano soffrire di flessioni inferiori. In particolare in Italia le superfici a pesco a livello nazionale continuano a diminuire lievemente (-4% rispetto al 2023, -7% sul 2022). Il calo è più impattante al nord solo per le pesche mentre sono quasi stabili le nettarine e questo rappresenta una novità rispetto al passato. Le regioni del centro-sud nella maggioranza dei casi presentano cali di superficie limitati.

Le prime stime di maggio pertanto riportano una produzione europea sostanzialmente regolare con un'offerta di circa 3.417.000 tonnellate di pesche, percoche e nettarine, +4% sul 2023 e +7% rispetto alla media 2018/22. Volendo valutare l'offerta attesa per il mercato del fresco, escludendo di fatto le percoche, il complesso dei 4 Paesi vede un volume appena sopra il 2,7 milioni di tonnellate per il 2024 +5% rispetto al 2023 e +10% sul volume 2018/22.

È importante per un prodotto come le pesche e nettarine, valutare oltre ai quantitativi complessivi, anche la distribuzione degli stessi lungo il calendario di commercializzazione.

In Spagna le previsioni indicano quantitativi simili allo scorso anno sia nelle aree precoci che in quelle tardive. Andalusia, Valencia, Murcia ed Estremadura nell'insieme prevedono un'offerta di pesche e nettarine sulle 470.000 tonnellate, il 3% in più sull'anno precedente. Le aree più a Nord, come Catalogna e Aragona, nell'insieme arrivano a oltre 720.000 tonnellate, solo il 3% in meno sul 2023, rappresentando ormai da molti anni oltre il 60% dell'offerta nazionale spagnola.

In Italia i dati per area geografica indicano un +3% sul 2023 nelle regioni meridionali e un +35% al Nord Italia.

La propensione all'export per la Spagna è molto elevata lungo tutto il calendario di commercializzazione ed le potenzialità di esportazione della Spagna superano quelle dell'Italia lungo tutta la stagione.

Produzione ed export di pesche e nettarine di Spagna, Italia, Grecia e Francia


Fonte: elaborazioni CSO Italy su dati Europech/Eurostat

La produzione europea di pesche e nettarine negli ultimissimi anni non ha mai raggiunto il potenziale. Nel 2022 ci furono problemi produttivi in Spagna, soprattutto nella zona tardiva, che aveva visto crollare la produzione di circa il 30% rispetto alla norma. L'Italia nel 2022 si era posizionata abbastanza bene. Poi nel 2023 è l'Italia ad avere avuto problemi con le gelate primaverili, così come nel 2021, quando l'andamento climatico aveva eroso la produzione soprattutto delle aree del Nord, quelle più propense all'esportazione.

Quest'anno quindi dopo diverse annate anomale, la produttività appare promettente lungo tutto il calendario di raccolta di tutti i paesi. È ragionevole quindi attendersi un aumento di volumi sul mercato grazie alle buone prospettive riportate nelle regioni del sud della Spagna facilitate anche da raccolte anticipate rispetto allo scorso anno; durante i mesi di luglio e agosto, che storicamente sono i mesi di maggior esportazione, è verosimile attendersi anche in questo caso una maggior afflusso di prodotto sui mercati, favoriti dalla ripresa dell'offerta nel nord Italia dopo il gelo 2023, dalla maggior offerta in particolare di nettarine in Grecia (che sarà indirizzata in particolare in Est Europa) e dalla dotazione delle regioni tardive della Spagna che dovrebbero giovare anche di un calibro in ripresa dopo la siccità patita in Catalogna e Aragona lo scorso anno.

Se da un lato, nel caso in cui le previsioni siano confermate dai dati di raccolta, è verosimile attendersi una distribuzione dei volumi simile al 2019, i quantitativi europei oggi sono destinati a porsi su livelli inferiori a causa della minore potenzialità produttiva dell'Europa nel suo insieme.

Export di pesche e nettarine di Spagna, Italia, Grecia e Francia (maggio/settembre 2019-2023)
Fonte: elaborazioni CSO Italy su dati Eurostat

CSO Italy in questi giorni sta aggiornando le stime produttive del Nord Italia, così come si prevede un aggiornamento delle stime europee, che saranno disponibili entro la metà di giugno.

Una nota positiva è il buon andamento dei consumi sia in Italia che in Spagna. In un contesto di calo dei consumi generalizzato, in Italia le pesche e nettarine sono tra i pochi prodotti che hanno rappresentato una eccezione, con acquisti stabili o in leggera crescita. Questo sta avvenendo anche in Spagna.

Fonte: CSO Italy per FreshPlaza.IT

Data di pubblicazione: