"Per la cipolla siamo in un passaggio stagionale. Ormai è terminata la produzione dell'annata 2023 e ci sono già le prime raccolte in Veneto ed Emilia Romagna di gialla precoce. I prezzi? E' valido tutto e il contrario di tutto: dipende davvero dalla qualità e dall'attenzione che si dà al mercato internazionale". Lo afferma Matteo Freddi, responsabile aziendale della "Freddi Onions" della provincia di Reggio Emilia.
Matteo Freddi in una foto d'archivio
"E' importante che la cipolla appena raccolta sia di un colore giallo e non verde, degradazione causata dall'umidità. Nelle ultime settimane, i prezzi delle cipolle non sono stati esaltanti, in quanto le disponibilità sul mercato erano sufficienti in relazione alle richieste al consumo. Ora gli agricoltori si aspettano, giustamente, un buon prezzo, ma non si può prescindere dalla situazione internazionale".
E il mercato estero parla di 0,30-0,35 euro/kg per le cipolle olandesi (raccolto 2023) in partenza, e 0,50-0,60 euro/kg per le cipolle egiziane (raccolto 2024) sbarcate nei porti.
"I commercianti italiani preferiscono volentieri il prodotto italiano - precisa Freddi - ma poi i buyer della Gdo conoscono i prezzi di quelle estere, per cui vogliono il massimo al minimo prezzo. E noi ci troviamo in mezzo, fra l'incudine e il martello, per cui dobbiamo fare da mediatori per valorizzare da un lato le nostre produzioni e, dall'altro, non essere fuori mercato".
Freddi sottolinea che nella cipolla di nuovo raccolto occorre fare attenzione alla tenuta delle "tuniche", vale a dire i vari strati che compongono la cipolla stessa.
"Siamo in una fase interlocutoria - conclude Freddi - con l'arrivo anche delle primissime partite di cipolle bianche e rosse dalla Sicilia. Ma le quantità sono ancora irrisorie".
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