Dal Piemonte al Veneto, dalla Liguria all'Emilia Romagna: nei giorni scorsi il maltempo ha flagellato tutto il nord d'Italia con pioggia torrenziale, vento forte e, in taluni casi, grandinate impressionanti.
Il Piemonte, specialmente giovedì 23 e venerdì 24 maggio 2024, ha registrato diverse grandinate. A Santena, località nota per la produzione di asparagi, la grandine si è accumulata sul terreno per svariate decine di centimetri.
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Fonte foto: Pedemontana forlivese
Sabato 25 i temporali si sono spostati in Veneto ed Emilia Romagna. A Porto Viro (Rovigo) sono caduti blocchi di ghiaccio da oltre 5 cm di diametro.
In Romagna, prima si sono verificati danni nella provincia di Ravenna, mentre sabato 25 i temporali si sono abbattuti su Forlì e Cesena.
"In alcune località di Forlì - spiega l'operatore frutticolo Mirco Zoffoli - è caduta molta grandine, con danni notevoli. Chi ha le reti di protezione ha salvato il raccolto, mentre negli altri casi ci sono episodi di danni anche del 100%".
A Forlì sono le frazioni di Villanova e Villagrappa quelle più colpite. Nel cesenate invece è caduta tanta pioggia, ma grandine se ne è vista poca. "Nella mia zona non c'è stata grandine - spiega il produttore di ciliegie Loris Babbini, che ha l'azienda in zona Carpineta - ma l'eccesso di pioggia rischia di causare cracking ai frutti".
Fonte foto: Pedemontana forlivese
"Il territorio forlivese è stato colpito a più riprese da grandinate e piogge intense in questo mese di maggio: a livello provinciale, stimiamo danni sugli 80 di milioni euro". Lo afferma Alberto Mazzoni, presidente della Consulta di Confagricoltura di Forlì e vicepresidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini.
Fonte Foto: Confagricoltura FC - RN
"Già nei giorni scorsi, dopo i primi eventi grandinigeni, i tecnici di Confagricoltura sono stati sul territorio per verificare i danni causati dalle grandinate di inizio settimana, che si erano concentrate soprattutto a Villafranca, dove ci sono stati frutteti che hanno perso l'80% della produzione; e in misura minore a Villagrappa e Villanova, dove invece sabato la grandine si è abbattuta violentemente, azzerando le produzioni frutticole. Inoltre, la grandinata ha interessato un territorio molto più vasto, arrivando fino al cesenate: un fenomeno dalla portata importante, che è stato accompagnato da una pioggia davvero violenta. I danni sono sui frutteti, ma anche sulle vigne e poi sul grano: steso a terra dal vento e con tutta questa acqua il rischio di muffe e attacchi fungini aumenta. A questo bollettino si aggiungono poi i danni del 20 aprile nella zona di Longiano".
Davanti a questi episodi, anche i sistemi di difesa attiva vanno in crisi, con gli impianti di reti antigrandine crollate per il peso del ghiaccio che vi si era accumulato sopra.
Fonte foto: Pedemontana forlivese
"Per gli agricoltori diventa poi sempre più difficile assicurarsi: le compagnie tendono ad avviare le campagne assicurative sempre più tardi, con criteri penalizzanti e con costi molto elevati; ma c'è anche il problema di una contribuzione pubblica che diminuisce. Il sistema va quindi riformato, perché la difesa passiva tradizionale, per come la conosciamo, non è più adeguata, mentre il nuovo fondo Agricat riguarda solo gli eventi catastrofali (gelo/brina, alluvione e siccità) - conclude Mazzoni - Alla politica chiediamo l'attenzione già avuta nei passati eventi catastrofali, perché ci sono aziende che si troveranno praticamente senza produzione e senza reddito".