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Si è svolto un convegno presso la "Fondazione Guglielmo Marconi" nel bolognese

Agricoltura sempre più digitale, ma è utile solo se porta reddito agli agricoltori

"La rivoluzione digitale in agricoltura 4.0, innovazione e opportunità" è il titolo del convegno svoltosi il 23 maggio 2024 a Villa Griffone, a Sasso Marconi (Bologna), la villa dell'inventore Guglielmo Marconi e dove, nel 1895, trasmise il primo segnale senza fili.

Con l'ingegner Paolo Troyer, la "padrona di casa" Giulia Fortunato, presidente della "Fondazione Guglielmo Marconi", nominata dal Ministero a gennaio 2024

Proprio per questo gli organizzatori, in primo luogo l'ingegner Paolo Troyer, hanno pensato a questo suggestivo luogo per parlare di innovazione e agricoltura 4.0. Senza dimenticare che nel 2024 si ricordano i 150 anni della nascita di Marconi e proprio nei giorni scorsi la RAI ha trasmesso una fiction girata in gran parte fra le mura della villa che è monumento nazionale da oltre 80 anni.

La sala delle conferenze (l'ex granaio) a Villa Griffone. Il padre di Guglielmo Marconi era un possidente con oltre 90 ettari di terreno

Dopo il saluto di Giulia Fortunato, presidente della Fondazione Guglielmo Marconi, è intervenuto Valerio Di Stefano del Crea sui temi del Green Deal. "Per il prossimo quadriennio vi sono in totale 77 miliardi di euro da investire - ha affermato - ma servono progetti chiari e con obiettivi precisi".

Giuseppe Coletti (Authentico) e l'ingegner Paolo Troyer

Giuseppe Coletti, Ceo di Authentico, ha trattato il tema "La tracciabilità di filiera in blockchain come strategia vincente per restare competitivi nel mercato globale del made in Italy". "Il consumatore impiega dai 3 ai 7 secondi per scegliere un prodotto. Non abbiamo quindi molto tempo a disposizione per convincerlo. Fra l'altro, è sempre più attento e diffidente: una recente indagine ha evidenziato che per 4 consumatori su 10 'bio' è solo marketing e non un aspetto concreto".

L'esterno di Villa Griffone. Dalla penultima finestra a destra Marconi lanciò il suo primo segnale "wireless" nel 1895

"Le bandierine tricolori sulle confezioni non bastano più - ha sottolineato Coletti - ma serve sostanza, direi fiducia. Il consumatore deve capire la filiera e, se questa è certificata, tanto meglio. La fiducia è il nuovo valore della marca. La blockchain è un registro digitale, distribuito su una rete di server. Le informazioni raccolte a ogni anello della filiera sono raggruppate a blocchi e ogni attore è correlato all'altro. Questo permette un vero controllo della filiera, e saperlo comunicare al consumatore può essere la chiave di volta per raggiungere la fiducia".

Emanuele Tavelli, Ceo di Winet

Emanuele Tavelli di Winet ha posto l'accento sulla sensoristica. "Risparmiare il 30 - 50% di acqua, e quindi di energia, è possibile. Abbiamo tanti casi concreti. Bisogna però affidarsi alla tecnologia e lasciare da parte il caso o il 'abbiamo sempre fatto così".

Matteo Mancini di Onit

Andrea Colantoni di Unitus ha trattato il tema dell'agrifotovoltaico. "Sono stati stanziati 1,1 miliardi di euro in Italia, per questo l'interesse è tanto. Occorre però che la produzione agricola possa coesistere con la produzione di energia, e servono monitoraggi e sistemi digitali che lo dimostrino".

Stefano Russo di Italdron

Matteo Mancini di Onit ha posto l'accento sui Big Data al servizio dell'Agricoltura, mentre L'AgriTech per la sostenibilità e tracciabilità della filiera è stato il tema affrontato da Andrea Cruciani di Agricolus.

Luigi Brucculeri Head D-Flight

Stefano Russo di Italdron ha portato esempi di come l'uso dei droni possa aiutare l'agricoltura, ad esempio distribuendo insetti utili dal cielo per la lotta biologica.

Massimiliano Mesenasco di Vodafone e Paolo Troyer

Rimanendo su questo tema, Luigi Brucculeri ha spiegato cosa si può e non può fare con i droni nell'ambito dello spazio aereo. Ha concluso il convegno Massimiliano Mesenasco di Vodafone, parlando di strategie per le connessioni e il mondo agricolo.

La ricostruzione del laboratorio di Marconi, all'ultimo piano di Villa Griffone, dove il giovane inventore condusse i primi anni di studi e prove

Il convegno ha avuto il patrocinio del Crea e dell'università della Tuscia.