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Annullamento del decreto attuativo della legge Agec

"Alcuni distributori francesi potrebbero tornare alla plastica"

"Il Consiglio di Stato francese potrebbe pronunciarsi a favore dei produttori di plastica. Ci sono buone probabilità che il decreto di attuazione della legge Agec venga annullato, ma non sappiamo quando", spiega Bruno Darnaud, presidente della AOP Pêches et Abricots de France. Plastalliance sta presentando il ricorso per l'annullamento, alla vigilia delle elezioni europee.

Ricorso per l'annullamento al Consiglio di Stato
A marzo scorso, il sindacato Plastalliance ha presentato un nuovo ricorso (il primo risale al 21 luglio 2023) al tribunale amministrativo francese per accelerare la decisione del Consiglio di Stato. Il ricorso è stato respinto con un'ordinanza del 12 aprile 2024, "ma solo per motivi di urgenza, non nel merito", spiega Raphaël Martinez, direttore della AOP Pêches et Abricots de France. "Siamo ancora incerti sull'applicazione della normativa specifica per l'ortofrutta, che vieta gli imballaggi in plastica per prodotti di peso inferiore a 1,5 kg, adottata in applicazione della legge Agec".

Tra le ragioni addotte da chi si oppone all'applicazione immediata della legge Agec c'è il tempo necessario per sviluppare delle alternative alla plastica per alcuni tipi di frutta e verdura, e gli svantaggi legati ai costi aggiuntivi. La sostituzione della plastica comporterebbe un aumento di quasi 0,20 euro a vassoio. "Per il settore delle pesche e delle albicocche e i suoi 40 milioni di unità di vendita al consumo, la spesa aggiuntiva totale raggiungerebbe i 10-12 milioni di euro", secondo Plastalliance. Si tratta di una grande sfida economica per Interfel, che ha dichiarato (secondo il comunicato stampa di Plastalliance) che "è inconcepibile che gli operatori francesi siano costretti a fare investimenti molto costosi, esponendoli a una concorrenza sleale secondo regole stabilite dalle autorità europee, in contraddizione con il piano di sovranità ortofrutticola sviluppato insieme a questo governo".

Per sostenere la sua azione, Plastalliance ha addirittura modificato il proprio statuto per includere nell'organizzazione tre produttori di pesche e albicocche e un produttore di fagiolini.

"Siamo tutti in attesa, produttori e distributori"
"Da quello che sappiamo, il decreto rischia di essere annullato", spiega Raphaël Martinez. I motivi sono giuridici, relativi alle procedure di stesura e pubblicazione delle normative nazionali nel momento in cui l'Unione europea stava elaborando la propria legislazione. Plastalliance ha annunciato che "presenterà a breve un reclamo formale alla Commissione europea per violazione del diritto dell'Unione europea da parte della Francia. Chiediamo una regolamentazione europea. La Francia ha scelto di non aspettare e per questo ci rammarichiamo".

In tali condizioni, distributori e coltivatori continuano ad applicare la legge, ma potrebbero benissimo tornare alla plastica, a seconda dell'evolversi della situazione e delle difficoltà incontrate con i frutti di inizio estate, soprattutto quelli provenienti dalla Spagna. "Siamo tutti in attesa, produttori e distributori. Non esiste una tempistica precisa, ma tutti si aspettano un annullamento tra il 10 giugno (dopo le elezioni europee) e il 10 luglio. Se accadrà verso la metà di giugno, avremo tempo sufficiente per tornare alla plastica nella stagione 2024 e continuare a testare delle soluzioni per il futuro", spiega Raphaël Martinez.

Il settore vuole rinviare di un anno l'applicazione della legge Agec
Mancano solo pochi mesi alla regolamentazione europea, quindi i coltivatori chiedono tempo per "effettuare ulteriori test. Siamo ancora in fase di sviluppo", spiega il direttore della AOP Pêches et Abricots de France. Al momento, i film di origine biologica e i vassoi di cartone che sostituiscono la plastica, non sono adatti. "Le drupacee rilasciano umidità che viene assorbita dalla confezione e rilasciata gradualmente nel vassoio. Di conseguenza, il prodotto si degrada e il rischio di perdita nei negozi è molto elevato. Siamo in attesa di testare una versione microforata, oltre a vassoi più resistenti in cartone e cellulosa. Abbiamo anche problemi legati alla disponibilità di film di origine biologica e al crescente costo degli imballaggi senza plastica per i prodotti di fascia economica, un segmento sempre più richiesto dai consumatori".

Il sindacato dei produttori di plastica Plastalliance ha avvertito che non si arrenderà. Nel comunicato stampa di aprile intitolato "Sostenere i produttori di albicocche, pesche e fagioli", il sindacato ha dichiarato che "in un modo o nell'altro, il decreto verrà annullato".

Per maggiori informazioni:
Raphaël Martinez
AOP Pêches et Abricots de France
+33 (0)6 09 98 38 09
[email protected]

Data di pubblicazione: