"Siamo giunti alle ultime due settimane di commercializzazione per le nostre arance rosse Tarocco Sant'Alfio, un agrume molto apprezzato che - anche se i prezzi di mercato non sono entusiasmanti - incontra sempre il favore dei grossisti, dei consumatori e della grande distribuzione in quanto ottimo da mangiare o spremere. Con le varietà di arance bionde, l'Ovale-Calabrese e il Valencia-Late, invece, si andrà avanti perlomeno per tutto il mese di giugno. Su queste ultime varietà, i riscontri sono diversi rispetto alle arance Tarocco, dato che a differenza delle rosse il consumatore non le identifica immediatamente come prodotto prettamente italiano". A dichiararlo è Giovanni Scavo, responsabile commerciale della siciliana Il Girasole Soc. Coop.
In foto, Giovanni Scavo e Serena Scavo, settore commerciale de Il Girasole Soc. Coop.
"Le arance bionde sono coltivate in tanti altri areali, oltre che in Sicilia. A differenza delle varietà a polpa rossa, subiscono lo strapotere commerciale determinato dai maggiori volumi circolanti sul mercato, che spesso determinano anche prezzi più bassi. Pertanto il consumatore non riesce a identificare il prodotto siciliano o italiano con quello apparentemente uguale ma di provenienza straniera. Prodotti di fatto simili in tutti gli areali attorno al Mediterraneo, e che arrivano nel mercato interno a costi minori perché coltivati con disciplinari di produzione meno rigidi rispetto gli standard europei e italiani in particolare".
"Guardando alla prossima stagione agrumicola, è troppo presto per fare previsioni. Di certo, noi produttori siciliani non possiamo dormire sonni tranquilli, dato che già da adesso le temperature sono elevate e aggravate da venti di scirocco e siccità persistente. Oltretutto, non vi è alcuna certezza sulle reali disponibilità di risorsa idrica da parte dei consorzi di bonifica. Quindi non resta altro da fare che attingere alle riserve di acqua nei laghetti o nei pozzi; ma fino a quando potremo farlo, se non piove e noi dobbiamo irrigare costantemente? Personalmente credo che una buona percentuale di 'giardini' - così vengono chiamati tradizionalmente gli agrumeti siciliani - soprattutto i vecchi impianti, non riusciranno a superare l'estate e a completare il naturale ciclo produttivo. Non ci resta che sperare di non avere una estate troppo torrida e, soprattutto, in interventi immediati a sostegno della filiera da parte della politica regionale in primis".
La Cooperativa Il Girasole è una realtà siciliana in crescita, situata alle pendici dell'Etna, nella Zona A.S.I. (Area Sviluppo Industriale) di Paternò, su una superficie coperta di circa 3.500 mq, oltre a celle frigorifere che consentono lo stoccaggio di circa 600 tonnellate e la rotazione di ulteriori 300 tonnellate di prodotto. La cooperativa può contare su 500 ettari di agrumeti, coltivati con varietà precoci, medie e tardive, e ricadenti negli areali di produzione dell'arancia rossa di Sicilia IGP. Le principali cultivar sono Navel, Tarocco, Moro e Sanguinello, i limoni, le clementine nova e il mandarino tardivo di Ciaculli. Per quanto riguarda la frutta estiva, figurano pesche, nettarine e pere Coscia. Ulteriori 100 ettari sono destinati a coltivazioni di: drupacee (pesche/nettarine) nei territori situati tra le province di Caltanissetta e Agrigento, e pere Coscia coltivate tra Bronte e Maniace.
Per maggiori informazioni:
Il Girasole Soc. Coop.
VIA Francesco Petrarca, 51
95047 Paternò (CT) - Italy
(+39) 095 623381
Giovanni Scavo (+39) 337 950 732
Serena Scavo (+39) 3474242478
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www.ilgirasolearance.com