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Le tre principali sfide del grossista

"Ricambio generazionale, passaggio all'orario diurno di lavoro, ammodernamento delle strutture"

Si è tenuta martedì 21 maggio 2024, a Roma, la prima Giornata Nazionale del Grossista, organizzata da Fedagromercati-Confcommercio. Una giornata per celebrare la categoria dei grossisti ortofrutticoli che operano nei Mercati all'ingrosso e nei Centri Agroalimentari, tracciarne "l'identikit" e porre le basi per affrontare le sfide del futuro e di una nuova fase del comparto.

L'indagine "Il Grossista, l'identikit di una professione", condotta nei mesi di marzo, aprile e maggio 2024 e realizzata da Omnibus in collaborazione con Fedagromercati, ha coinvolto gli imprenditori grossisti operanti nei Mercati e nei Centri agroalimentari italiani di 12 Regioni italiane. Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia, Lombardia e Veneto hanno dato il maggiore contributo.

Dall'analisi risulta che la professione del grossista riguarda piccole e medie aziende, a conduzione familiare, con un fatturato minimo che varia dai 3 milioni ai 20 milioni (72%), con una parte minore che raggiunge anche i 40 milioni all'anno (28%). I cinquantenni sono la fascia d'età più rappresentativa; i giovani con meno di 40 anni sono nettamente più numerosi degli over 60. I quarantenni rappresentano un quarto della categoria. Il ricambio generazionale è la sfida da vincere: dopo il boom di ingressi nella categoria degli anni '80 e primi anni '90, è di nuovo venuto il momento di trovare leve in grado di favorire l'ingresso delle nuove generazioni.

Il grossista basa la propria attività in egual modo su frutta e ortaggi freschi: gli agrumi guidano la classifica della frutta, seguiti da drupacee, mele uva e fragole, mentre i pomodori sono in testa tra gli ortaggi, seguiti da zucchine, insalate, peperoni e carciofi. La Sicilia è primo fornitore entro i confini nazionali, seguito da Puglia e Lazio. I grossisti comprano dalla Spagna quantitativi simili a quelli che acquistano da una regione italiana importante come l'Emilia Romagna. L'America Latina, compresi Costa Rica e Messico, rappresenta il secondo fornitore estero. Terzi i Paesi Bassi.

I dettaglianti specializzati resistono come cliente-leader (28%), seguono altri grossisti (23%). Gli ambulanti faticano (17%) mentre crescono i rapporti con la Distribuzione organizzata (13%) e l'Horeca (8%). La vendita è il servizio base di tutti gli operatori grossisti, ma nel tempo si sono via via aggiunti altri servizi a esso collegati: al primo posto selezione e stoccaggio, a seguire frigoconservazione, consegna diretta al cliente, ordini online, packaging con gli imballaggi richiesti dal cliente e prima trasformazione.

Oltre al ricambio generazionale, altre due sono le sfide principali: il passaggio all'orario diurno di lavoro, perché risulta che la maggior parte dei mercati lavora ancora largamente di notte; l'ammodernamento delle strutture attraverso la collaborazione con gli enti gestori (31%), investendo su servizi di logistica e informatizzazione (17%).

Settore vivo e dinamico (il 53% ha dichiarato che il suo fatturato è cresciuto fra il 2019 e 2023), è risultato che la maggior parte del campione ritiene necessario un rafforzamento ulteriore della categoria e del suo ruolo attraverso l'innovazione nei servizi e nei prodotti (30%), il miglioramento della qualità (16%) e il controllo dei costi (16%). Da ciò si evince la volontà degli operatori dei Mercati di vedere un cambiamento di queste strutture in veri e proprie piattaforme multicanale, con servizi aggiuntivi e un focus sulla logistica.

Una Giornata importante, ricca di spunti su cui riflettere e su cui poggiare lo sviluppo della categoria dell'ingrosso
"La categoria dei grossisti ortofrutticoli sta rispondendo in modo reattivo al cambiamento. Ma, oltre alle criticità storiche, dagli investimenti alla burocrazia, vanno affrontate anche le sfide dei nostri giorni, come quelle della sostenibilità ambientale e della transizione digitale. E una delle priorità di Fedagromercati è proprio la sfida digitale, su cui va fatta una riflessione sull'uso della tecnologia: la questione non è quale tecnologia usiamo, ma come la usiamo - ha detto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - L'innovazione richiede, infatti, l'esercizio condiviso della responsabilità. Ma la responsabilità è richiesta anche nell'altra sfida, quella della sostenibilità. Perché la sostenibilità a cui dobbiamo puntare deve assicurare una ricaduta positiva sulla nostra vita quotidiana, in grado, cioè, di cambiarla in meglio. Deve essere una sostenibilità generativa".


Carlo Sangalli nell'intervento inaugurale della Giornata Nazionale del Grossista

Il presidente di Fedagromercati-Confcommercio, Valentino Di Pisa, ha aggiunto: "Siamo qui insieme per porre le basi per un ripensamento del futuro dei Mercati all'ingrosso e dei suoi imprenditori attraverso un cambiamento culturale profondo, che dia giusto valore a un comparto fondamentale per il sistema ortofrutticolo nazionale. Passaggio all'orario diurno di lavoro, razionalizzazione del sistema dei Mercati, investimenti sulla logistica e sui servizi aggiuntivi a favore dei clienti: queste sono le direttrici necessarie su cui incentrare un processo di modernizzazione e di rilancio con l'obiettivo di innescare un cambio di passo dell'intero settore che possa far fronte alle importanti sfide che ci riguardano, come il ricambio generazionale, la sostenibilità o il tema delle pratiche sleali commerciali".


L'intervento di Valentino Di Pisa

"Il nostro mondo si compone di un tessuto imprenditoriale di piccole e medie aziende che affondano le proprie radici nei territori e si nutrono di una tradizione che spesso viene tramandata da generazioni - ha continuato Di Pisa - Oggi siamo a un bivio. Dobbiamo far coesistere tradizione e innovazione. Dobbiamo, con umiltà, puntare su una più completa formazione per costruire il futuro, immaginando scenari sempre più ampi, con un approccio non più solo legato al prodotto, ma ai servizi e alla logistica in particolare".