Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Prezzi così bassi non si vedevano da due anni

Crollo verticale per il pomodoro da mensa

"Da circa dieci giorni si assiste a un crollo verticale dei prezzi al mercato ortofrutticolo di Vittoria, in particolare per il pomodoro da mensa che non conosceva quotazioni così basse da almeno due anni". A dirlo è Giorgio Puccia, storico operatore della struttura mercatale, che individua nella stagnazione della domanda il motivo principale della crisi.

Scorcio del mercato di Vittoria

"Sebbene la qualità della merce non sia eccelsa in questo momento, perché molte coltivazioni sono a fine campagna - aggiunge Puccia - una simile e così repentina flessione non si giustificherebbe se non ci fosse una concomitante stagnazione della domanda. Per il ciliegino, in particolare, siamo a livelli davvero troppo bassi, che vanno da 0,80 euro per le partite migliori, fino a soli 0,30 euro per quello che arriva da coltivazioni ormai quasi al termine. In ogni caso, siamo sempre abbondantemente al di sotto dei prezzi di produzione. Stanno già arrivando richieste da parte delle industrie di trasformazione che offrono 0,20-0,25 euro/kg. I segmenti tipo pixel e piccadilly si sovrappongono per prezzo, con una forbice compresa tra 0,70 a 0,30 euro/kg".

Giorgio Puccia

"Anche il datterino non vive un momento positivo - commenta l'esperto - perché le quotazioni vanno da 1 euro al kg per la merce extra, per scendere anche a 0,50 euro per le partite più vecchie. E se la richiesta dei mercati è in stallo, la GDO nazionale tende ad approvvigionarsi all'estero. Si sente la competizione da parte della Spagna, ma soprattutto da Turchia e Marocco. Questi ultimi Paesi avevano sofferto, l'anno scorso, la pressione fitosanitaria, ma adesso sono tornati più forti di prima, a quanto pare, anche se i prezzi all'ingrosso non sono molto diversi da quelli nostri. Tuttavia contribuiscono a trascinare comunque al ribasso le quotazioni del pomodoro in tutta la macro regione euromediterranea".

Al momento si salva, per modo di dire, la zucchina - rivela Puccia - con quotazioni da 0,60 a 0,90 euro. Male invece il cetriolo, che non va oltre 0,40 euro/kg. Benino la melanzana lunga con 0,70-0,80 euro/kg, male la melanzana tonda che va a 0,30-0,40 euro. Si mantengono ancora discretamente il peperone giallo e quello rosso, anche se in flessione. Ancora la settimana scorsa, con i dovuti distinguo, si scambiavano sui 2 euro/kg. Oggi invece si fermano a 1,80 euro/kg, ma solo per le partite extra; quelle stanche non vanno oltre l'euro".

È chiaro che nel contesto generale incide l'arrivo della merce coltivata in quei Paesi che per la Sicilia sono di riferimento per l'export: praticamente tutta l'Europa centrale e oltre.