La scorsa settimana è iniziata la raccolta delle albicocche nella regione spagnola dell'Aragona, a Bajo Cinca, anche se i volumi sono ancora ridotti. "Ci aspettiamo una campagna con una qualità molto alta, calibri adeguati e buoni volumi, non solo per le albicocche, ma per tutte le drupacee - dice José Casas, di Frutas Ponti - Quest'anno non abbiamo avuto gelate o grandinate e nella zona di Bajo Cinca abbiamo avuto molta acqua per tutta la campagna, quindi prevediamo un ottimo raccolto".
"Stiamo già iniziando a lavorare con la produzione per l'Europa, soprattutto per la Germania, ma non per la Francia. Quest'anno c'è un po' di incertezza sul mercato francese a causa della legge sugli imballaggi in Francia. Dovremmo esportare tutto in cestini di cartone con flowpack biodegradabile, e i nostri fornitori hanno difficoltà a reperire i materiali necessari".
La legge, denominata 'Loi anti-gaspillage pour une économie circulaire' (meglio nota come legge AGEC), obbligatoria per tutte le aziende che desiderano vendere i propri prodotti sul mercato francese, mira alla totale scomparsa degli imballaggi monouso in plastica entro il 2040, secondo il principio della responsabilità estesa del produttore. Ciò significa che coloro che producono, trattano, trasformano, vendono o importano prodotti che generano rifiuti devono prevenire e gestire i rifiuti che producono; in altre parole, sono responsabili dell'intero ciclo di vita dei prodotti che commercializzano.
"Siamo interessati a vedere come si comporta Murcia. A oggi, non ci sono specifiche di imballaggio o stock chiari. Abbiamo già ordinato il flowpack biodegradabile consentito per l'esportazione in Francia, ma ci vorrà ancora un mese prima che arrivi, quindi inizieremo a lavorare con loro quando potremo, e se non potremo, cercheremo altri mercati, dato che nel resto d'Europa si possono ancora usare cestini con reti o flowpack di plastica", dice José.
"Per ora ci aspettiamo una produzione soddisfacente nella nostra zona, a differenza di altre aree dell'Aragona o della Catalogna, dove hanno avuto problemi con il freddo e alcuni raccolti sono stati un po' ridotti, compreso quello delle pomacee. Per le prime ciliegie si sono registrate perdite fino al 50% a causa delle piogge di aprile e maggio, ma per le altre varietà, così come per le altre drupacee, le prospettive sono abbastanza buone".
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