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Plantis Group

Boom di ordini per le carote, mentre per gli asparagi la situazione rimane delicata

Nelle ultime due settimane, le carote italiane sono rientrate tra quei prodotti ortofrutticoli che hanno registrato un'impennata nelle richieste, a causa del forte deficit produttivo verificatosi in diversi areali del nord Europa e provocato da sfavorevoli condizioni meteo.

Claudio D'Alba, CEO di Plantis Group, azienda pugliese attiva nell'esportazione di frutta e verdura, precisa infatti che la domanda per le carote dai Paesi Baltici e Scandinavi risulta in anticipo e con volumi interessanti.

"L'export di carote italiane, iniziato nella prima metà di aprile, è stato fin da subito caratterizzato da un'attenzione accentuata, se paragonato alle forniture di un anno fa. C'è dunque una richiesta altissima, resa anomala dall'andamento climatico, che ha compromesso molte coltivazioni. Abbiamo terminato con le carote di origine siciliana da poco, riprendendo poi con le produzioni venete. Le superfici investite rimangono all'incirca le stesse, a fronte però di un raddoppio degli ordinativi sia dai mercati sia dai supermercati nostri clienti. I volumi spediti sono duplicati: parliamo di almeno 4 tir a settimana. Inevitabile il rincaro dei prezzi di vendita, al momento fissato intorno al 20%".

Mentre la campagna carote potrebbe continuare almeno fino ai primi giorni di luglio, con gli asparagi invece la Plantis Group rischia di dover chiudere la stagione entro la prima settimana di giugno.

"Purtroppo, la situazione non è migliorata nell'ultimo mese – aggiunge D'Alba. Le piogge e le temperature altalenanti hanno fatto si che la produzione locale venisse compromessa dal clima. I nostri conferitori ci riferiscono una flessione delle rese, con punte fino al -70% rispetto a un anno fa, a causa sempre dal clima. Un calo che sta facendo schizzare in alto le quotazioni. Una difficoltà che chiaramente non aiuta il mercato estero, il quale, in prima battuta, non sembrava preoccupato, poiché gli approvvigionamenti venivano garantiti dalla merce d'oltremare e poi da quella spagnola. Adesso che anche il prodotto estero sembra stia venendo meno, c'è una maggiore consapevolezza del deficit produttivo italiano".

Per maggiori informazioni:
Plantis Group
Piazza Ebalia 1
74123 Taranto - Italy
+39 99 4521842
[email protected]
www.plantis.it