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A Parma dal martedì 7 al 10 maggio

“È San Marzano solo se è DOP”, il Consorzio di tutela fa tappa al Cibus

La campagna del pomodoro San Marzano DOP 2023 si è chiusa con una produzione di 20.700 tonnellate di pomodoro trasformato, in aumento (+10%) rispetto al 2022. Una campagna caratterizzata da materia prima di alta qualità, che ha permesso di garantire ai consumatori elevati standard qualitativi del prodotto finito. Per quanto riguarda la campagna 2024, l'obiettivo è di produrre circa 20mila ton di pomodoro e quindi in linea con il target raggiunto lo scorso anno.

"Sul piano delle campagne promozionali, proseguono le attività sensibilizzazione messe a punto dal Consorzio di Tutela del Pomodoro San Marzano dell'Agro Sarnese Nocerino DOP. Dopo Tuttofood (Milano), Alimentaria (Barcellona) e il Salone della Dieta Mediterranea (Capaccio-Paestum), adesso è la volta del Cibus di Parma. Da martedì 7 maggio al 10 presso il Pad. 5- Stand N049, incontreremo buyer e addetti ai lavori per promuovere il pomodoro pelato con uno slogan dedicato ad hoc: 'È San Marzano solo se è DOP' ". Così il presidente Tommaso Romano e le aziende associate al Consorzio di Tutela San Marzano DOP.

"Sul piano agricolo - spiega Tommaso Romano - al momento siamo nella fase di trapianto, quindi solo per fine maggio avremo dati certi sugli ettari realmente investiti a Pomodoro San Marzano DOP. Lo scorso anno, a causare notevoli difficoltà è stato il clima, sempre più frequentemente caratterizzato da fenomeni violenti e improvvisi, che hanno provocato fermi nelle lavorazioni in fabbrica e allungato il periodo di lavorazione fino all'inizio di ottobre".

"Sul piano commerciale, invece, le vendite dei formati retail vanno a rilento a causa dell'inflazione che mette le famiglie nella condizione di risparmiare sull'acquisto di un prodotto DOP a favore di un pomodoro convenzionale. Bene la vendita dei grandi formati per il settore Horeca; nello specifico, sia in Italia sia sui mercati esteri, il settore delle pizzerie assorbe gran parte dei quantitativi di pomodoro trasformato".



"Le nostra attività promozionali - conclude Tommaso Romano - sono fondamentali per aiutare il mercato a identificare correttamente una delle produzioni maggiormente identificative del territorio campano e italiano, precisandone e specificandone le caratteristiche, nell'ottica di contrastare contraffazioni e speculazioni. L'obiettivo è posizionare al meglio un prodotto sempre più richiesto dai consumatori di tutto il mondo".

"Del resto, come emerge dalla ricerca presentata lo scorso marzo sul tema 'Conoscenza e percezione di valore delle denominazioni DOP e IGP tra i consumatori in Italia' - realizzata da Luiss Business School, con il supporto di Amazon - sebbene le denominazioni DOP/IGP rappresentino un riconoscimento significativo di autenticità (81%) e di qualità superiore (69%) per la maggioranza dei consumatori, gli stessi, quindi più dei due terzi, ritengono che siano proprio questi prodotti i più esposti al problema della contraffazione, individuando nei produttori e nei consorzi di tutela, oltre che le forze dell'ordine, la distribuzione organizzata e le associazioni dei consumatori, i principali attori deputati a contrastare il fenomeno".