Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
CSO Italy

Consumi di albicocche nel 2023 in calo in Italia per via del meteo

Le albicocche ricoprono una fetta limitata del consumo di frutta in Italia infatti, nel corso del 2023, hanno ricoperto il 2% dei volumi totali acquistati nel nostro paese; tuttavia, tra le drupacee, sono superate solo dalle pesche e dalle nettarine. Diversamente da queste ultime che, nell'ultimo anno hanno evidenziato un incremento dei volumi, c'è stata una contrazione degli acquisti di albicocche per il consumo fresco e domestico rispetto al 2022, unendosi – nel calo - anche a susine e ciliegie.

Il consumo di albicocche in Italia nel 2023 è stato influenzato da diversi fattori, fra questi sicuramente hanno influito le condizioni climatiche avverse, che hanno colpito soprattutto le regioni dell'Emilia-Romagna, con una riduzione del raccolto del -34%, e a livello nazionale con una diminuzione del -22%. Oltre ai danni agli impianti e ai mancati raccolti, il clima ha causato anche problemi di qualità del prodotto che è entrato nella filiera distributiva.

Nel 2023 si è registrato il volume più basso mai acquistato di albicocche, è stato infatti di poco inferiore alle 56 mila tonnellate, segnando un calo del 22% rispetto all'anno precedente. Questo trend discendente ha portato a una diminuzione complessiva della spesa per albicocche (-8%), nonostante l'aumento dei prezzi. Proprio sul fronte prezzi infatti nel corso dell'ultimo anno le famiglie hanno speso mediamente 3,08 euro/kg per l'acquisto di albicocche contro i 2,61 euro/kg dello scorso anno (+18%). Il fattore prezzo è da annoverare fra quelli che, dal lato consumatore, possono aver contribuito a diminuirne l'acquisto; le contingenze dettate dall'inflazione, come ben noto a tutti, portano le famiglie a far spesso dei tagli nella spesa e quella alimentare è una delle più utilizzate per far "tornare i conti di casa".

Anche il numero di famiglie che acquistano albicocche è diminuito, e lo fa per il secondo anno consecutivo, scendendo dal 53% al 50%. Inoltre, l'acquisto medio per nucleo familiare è diminuito a 4,37 kg nel 2023 rispetto ai 5,34 kg del 2022, con una conseguente riduzione della spesa per nucleo. Questo trend negativo si riscontra in tutte le regioni italiane, con diminuzioni significative nei volumi di acquisto su tutto il territorio nazionale.

Nello specifico, nel Nord Ovest, dove si concentra il 37% dei volumi acquistati per il 2023, nel corso dell'ultimo anno sono state consumate oltre 20 mila tonnellate di merce, con un ammanco del -23% sull'anno. Record al ribasso anche per il Nord Est dove con 10 mila tonnellate l'ammanco rispetto al 2022 è del -26%, qui la specie scende al 18% di rappresentatività a livello nazionale. Scendendo lungo lo stivale, nel Centro e Sardegna, dove sono stati acquistati il 25% dei volumi italiani pari a 14 mila tonnellate, il differenziale rispetto all'annata precedente è del -14%; infine nel Sud e Sicilia con il 20% delle quote, in valori assoluti poco meno di 11 mila tonnellate, si sono perse il -28% dei quantitativi sempre nel raffronto con il 2022.

Clicca qui per un ingrandimento.

La grande distribuzione continua a dominare il mercato delle albicocche, rappresentando il 65% dei volumi totali, mentre i canali tradizionali mostrano diminuzioni nei volumi di acquisto.

In valori assoluti nei supermercati, che sono la principale fonte di acquisto per le albicocche, sono state acquistate dalle famiglie oltre 22 mila tonnellate di prodotto (pari al 40% del totale), seguono per i canali della GDO i discount con il 14% delle quantità ossia 7.780 tonnellate, gli ipermercati seguono a 5.400 tonnellate (10% del totale), e infine con 798 tonnellate le superette (1% sul totale). Passando all'ambito dei tradizionali, i fruttivendoli accentrano il 15% dei volumi con 8.500 tonnellate seguiti dai mercati ambulanti e rionali con il 14% pari a 7.900 tonnellate.

Le albicocche sono mediamente acquistate a importi più elevati quando questo avviene in un punto vendita della grande distribuzione: le superette sono in assoluto la fonte di acquisto dove le famiglie pagano di più per questo frutto con 3,39 euro/kg medi, seguono i supermercati a 3,21 euro/kg, quindi gli ipermercati a 3,19 euro/kg. Gli importi più bassi in assoluto per le albicocche sono quelli rilevati presso i discount con 2,80 euro/kg. Per i convenzionali i valori più elevati sono quelli dei mercati ambulanti e rionali a quota 3,07 euro/kg, seguiti dai fruttivendoli con 2,93 euro/kg.


Clicca qui per un ingrandimento.

Chiudiamo parlando del biologico: gli acquisti di albicocche hanno registrato una forte contrazione delle quantità, con un calo del -32% rispetto al 2022 e addirittura del 66% rispetto al 2019. Attualmente rappresentano il 9,3% del totale albicocche acquistate in Italia, anche questo indicatore è in calo rispetto al 12,8% del 2019. I prezzi medi di acquisto sono sovrapponibili a quelli delle albicocche convenzionali, attestandosi a 3,08 euro/kg per il 2023, anche nel caso del bio in crescita rispetto agli anni precedenti. L'indice di penetrazione delle albicocche biologiche è diminuito, attualmente solo l'8% delle famiglie nel corso dell'anno ha inserito nella propria spesa una referenza con queste caratteristiche, in calo rispetto al 10% del 2021.

Fonte: CSO Italy per FreshPlaza.IT

Data di pubblicazione: